ENTRARE IN CONTATTO
CON GLI ANGELI di Elizabeth Clare Prophet
Come avvalersi della guida preziosa delle creature di luce nella vita di tutti i giorni
COME ENTRARE IN CONTATTO
CON GLI ANGELI:
UN PROGRAMMA IN DIECI PUNTI
Tutti hanno sentito raccontare storie sugli angeli. Angeli che salvano chi sta per precipitare in un burrone o per essere travolto da un treno, che mettono in guardia contro pericoli imminenti, che fanno da guida a chi si trova a fronteggiare decisioni difficili, che confortano, illuminano e guariscono.
Ma in che modo potrete ottenere l'aiuto degli angeli? In questo libro imparerete a stabilire un rapporto con loro, facendo sì che, quando li chiamate, essi vi rispondano. Leggerete di come alcune persone siano ricorse a tecniche particolari per ricevere consigli e ispirazione e di come gli angeli lavorino per loro, occupandosi di tutto, dai dettagli più insignificanti della vita quotidiana, alle guarigioni miracolose, fino ai salvataggi dopo un incidente stradale.
Prendiamo Alex, per esempio, che aveva perso il controllo della propria auto su una strada ghiacciata. Vedendosi scivolare verso il precipizio, invocò l'Arcangelo Michele. La sua auto si riportò immediatamente al centro della strada: «quasi fosse spinta da una mano invisibile». Poi c'è il caso di Verlene, che fu aiutata dagli angeli a superare un esame durante il quale ebbe un vuoto mentale.
La prima domanda da porsi è: chi sono gli angeli e perché rispondono alle nostre preghiere?
Gli angeli sono per Dio ciò che i raggi solari sono per il sole. Dio li ha creati per servirci e assisterci. Rispondere alle nostre preghiere è la loro ragione di esistere. Pur vivendo in un mondo fatto di materia, noi manteniamo uno speciale legame con Dio attraverso gli angeli. Infatti, in ognuno di noi c'è una parte di Dio, una scintilla divina che ci permette di chiedere aiuto agli angeli e di aspettarci dei risultati!
Se ciò che chiedete è a fin di bene e non è rivolto a danneggiare gli altri o a interferire con il piano di Dio per la vostra vita, gli angeli risponderanno. Non solo potrete chiedere loro di aiutarvi personalmente, ma anche sollecitare - addirittura esigere - un intervento su vasta scala, come per esempio impedire che vengano compiuti dei delitti oppure salvare i bambini dalla violenza e dalle droghe.
Gli angeli sono letteralmente in attesa delle vostre richieste, poiché c'è una regola che essi raramente infrangono: non intervengono nel nostro mondo, a meno che noi non chiediamo loro di farlo. Tenetelo bene a mente, mentre imparate questo programma in dieci punti per ottenere l'aiuto degli angeli.
Poiché Egli comanderà ai suoi angeli
tutt'intorno a te, di assisterti
in tutte le tue vie.
Salmo 91:11
LA PRIMA REGOLA
Fate posto agli angeli nella vostra vita. Gli angeli vivono nel mondo dello spirito, in cielo, mentre noi viviamo nel mondo della materia. Gli angeli gravitano naturalmente verso la loro dimora. Perciò, se volete che essi si sentano a proprio agio con voi, dovrete rendere il vostro mondo - i vostri pensieri, sentimenti e tutto quanto vi circonda - più simile al loro. Per parafrasare l'Epistola di Giacomo: avvicinatevi agli angeli ed essi si avvicineranno a voi.
Gli angeli amano i pensieri di pace e di amore, non la rabbia e la violenza. Potreste anche non riuscire a farvi passare di mente l'automobilista maleducato che vi ha tagliato la strada mentre tornavate a casa, ma di sicuro potete liberarvi della vostra rabbia, cominciando a entrare in comunione con gli angeli per appena qualche minuto al giorno.
Per prima cosa, evitate le distrazioni. Spegnete la radio o la TV, appartatevi in una stanza o nel vostro angolino preferito in mezzo alla natura, raffiguratevi mentalmente un angelo (vi sarà utile avere a portata di mano l'immagine del vostro angelo preferito) ed entrate in comunione con queste creature.
Raccontate loro semplicemente dei vostri problemi, come se steste parlando al vostro migliore amico. E poi ascoltate; restate in silenzio, in attesa dei pensieri che gli angeli faranno affiorare nella vostra mente. Per potenziare il flusso di energia positiva che da essi emana, potreste anche utilizzare alcune delle tecniche descritte in questo libro.
Non ci vorrà molto perché il vostro rapporto con gli angeli si trasformi in una spirale ascendente. Gli angeli, infatti, vi aiuteranno a sentirvi positivi, e più vi sentirete positivi, più vi avvicinerete a essi.
LA SECONDA REGOLA
Pregate e decretate ad alta voce
Gli angeli hanno esaudito molte preghiere silenziose o ardenti desideri del cuore. Non è necessario parlare per avere la loro attenzione, soprattutto se vi trovate in un luogo in cui potreste sentirvi imbarazzati a farlo, come per esempio nel bel mezzo di una riunione di lavoro o in metropolitana. Va tuttavia precisato che le richieste formulate ad alta voce ottengono risposte più significative.
Nella vostra voce c'è forza: la forza di creare o di distruggere. Dio si servì di questa forza quando disse: «Sia fatta la luce». Usando il vostro dono della parola, potrete apportare dei cambiamenti nella vostra vita.
Le preghiere pronunciate ad alta voce hanno varie forme: canti e inni, tradizionalmente usati per convocare gli angeli, preghiere strutturate, come per esempio il Padre Nostro, e preghiere non strutturate, nelle quali vengono espresse le più profonde aspettative della propria anima. A tutte queste forme, potrete associare i «decreti» e i «fiat», cioè i nuovi modi di pregare che imparerete in questo libro.
I decreti consentono all'uomo e a Dio di operare insieme ai fini di un cambiamento costruttivo. Sono preghiere dette ad alta voce, che vi permettono di indirizzare l'energia di Dio nel mondo. I fiat sono decreti brevi e molto influenti, del tipo: «Arcangelo Michele, aiutami! Aiutami! Aiutami!» che si rivelano estremamente efficaci nel richiedere l'intervento degli angeli.
Enunciate i vostri decreti e fiat con voce forte e risoluta. Recitateli a casa davanti al vostro altare, mentre andate a prendere l'autobus, in macchina, in montagna e, soprattutto, in caso di emergenza. E vedrete come le porte del paradiso si spalancheranno per voi!
LA TERZA REGOLA
Usate il nome di Dio
Dio è dentro di voi e quando usate la sua energia per guidare gli angeli, essi vi rispondono con tutta quanta la potenza dell'universo.
Quando Dio parlò a Mosè dal mezzo del roveto ardente gli rivelò sia il suo nome - Io SONO COLUI CHE SONO - sia la vera natura dell'uomo. Voi siete il roveto, e il fuoco è la vostra scintilla divina, il fuoco che Egli vi da, come figli suoi. È il potere di creare nel nome di Dio e di comandare agli angeli.
Gesù si servì del nome di Dio quando disse: «Io sono la risurrezione e la vita». Ogni volta che dite: «Io SONO ...», è come se diceste: «Dio in me è...» diventando così artefici di tutto ciò che accade. Quando dite: «Io SONO l'illuminazione», state dicendo che il Dio che è in voi vi sta infondendo ancora più illuminazione di quanta ne possediate già. Sono molti i decreti e i fiat in questo libro che si servono del nome di Dio «Io SONO COLUI CHE SONO». Provate a recitarli, e scoprirete che le vostre preghiere acquistano nuova forza.
LA QUARTA REGOLA
Pregate ogni giorno
Gli angeli sono sempre disponibili, ma non sempre sappiamo come raggiungerli. Il modo migliore per assicurarsi che rispondano al vostro richiamo è creare un valido collegamento tra il vostro cuore e il loro, entrando in comunione con essi ogni giorno. E il modo migliore per entrare in comunione è programmare quotidianamente una seduta di preghiere e di devozioni. Non è necessario che si protragga a lungo: cinque minuti saranno più che sufficienti per cominciare.
Michael, un meccanico, dice che gli angeli lo assistono in continuazione, e che recitare decreti tutti i giorni gli permette di mantenersi sulla loro stessa lunghezza d'onda. «In questi ultimi tempi», racconta, «mi sono sintonizzato meglio con loro». Quando prega con regolarità, è certo che gli angeli rispondono subito a ogni sua richiesta. Dice che, di solito, gli indicano nel giro di una quindicina di secondi dove trovare i pezzi mancanti per riparare le auto, e che gli rendono più facile individuare eventuali guasti.
Se pregate ogni giorno, non solo aiuterete voi stessi, ma anche persone che neppure conoscete. Gli angeli sono in attesa che noi invochiamo con costanza la luce di Dio per coadiuvarci nell'opera di guarigione planetaria. Quando questo succede, essi dirigono la loro luce attraverso di noi per soccorrere coloro che sono in pericolo a causa di malattie, di spietate violenze o di catastrofi naturali. È per tale motivo che le vostre preghiere quotidiane possono davvero fare la differenza.
LA QUINTA REGOLA
Chiedete aiuto
Anche dopo avere stabilito un rapporto con gli angeli, dovrete sempre ricordarvi di chiedere aiuto ogni volta che ne avrete bisogno. Gli angeli rispettano la vostra volontà e sono rare le occasioni in cui intervengono senza una vostra specifica richiesta. Il più delle volte, infatti, essi aspettano educatamente di essere chiamati.
Michael (il meccanico) dice che, a volte, si accanisce a lungo su di un problema prima di ricordarsi di chiedere aiuto. Questo gli accade di frequente quando cerca di avvitare un bullone in un punto difficilmente raggiungibile. «Magari mi succede di faticare per almeno una quindicina di minuti e poi dico: "Angeli, per favore, aiutatemi a fare questo", ed ecco che, come per incanto, tutto comincia a funzionare».
LA SESTA REGOLA
Ripetete i decreti e le preghiere
I decreti e le preghiere acquistano maggiore efficacia quando vengono ripetuti. Molti protestanti evitano di recitare più di una volta le preghiere, poiché vedono in questo atto quell'inutile ripetizione contro la quale Gesù mise in guardia (Matteo 6:7). «Dopotutto», essi dicono, «perché dovrei chiedere a Dio qualcosa per più di una volta?». Tuttavia, i cattolici e gli ortodossi delle Chiese orientali hanno l'abitudine di recitare il Padre Nostro, l'Ave Maria e altre preghiere in sequenze continue. I mistici ebrei ripetevano i nomi di Dio, e, per alcuni santi, la ripetizione diventa davvero una preghiera «senza interruzioni» (I Tessalonicesi 5:17).
Il motivo per cui una preghiera pronunciata più volte acquisisce maggiore efficacia sta nel fatto che, ogni volta, viene indirizzata più energia di luce a Dio e agli angeli. Questi ultimi possono usare tale energia alla stregua di un seme, aggiungendovi altra energia di luce, nel rispondere all'invocazione. Sceglietevi perciò una serie di preghiere e di decreti e recitateli ogni giorno, finché gli angeli non vi risponderanno.
LA SETTIMA REGOLA
Indirizzate correttamente le vostre preghiere
Se dovete far riparare le tubature di casa vostra, vi rivolgete all'idraulico. Se volete essere salvati dalle fauci di un coccodrillo, invocate gli angeli della protezione. Se invece desiderate rinsaldare un rapporto con una persona cara, invocate gli angeli dell'amore.
Gli angeli infatti svolgono diverse mansioni, e utilizzano energie di frequenze diverse (corrispondenti a colori diversi) per svolgere queste mansioni. Nelle pagine seguenti farete la conoscenza di sette tipi di angeli e dei sette arcangeli che fanno loro da supervisori. Inoltre, imparerete a quale angelo rivolgervi, a seconda dell'incarico che desiderate affidare.
Il concetto dei sette arcangeli non è nuovo, e neppure lo è l'abbinamento degli angeli con i colori, o con le fiamme spirituali. Già nel terzo secolo a.C. gli ebrei raccontavano di sette arcangeli, e credevano che gli angeli fossero circondati da fiamme spirituali di vari colori.
Indirizzandovi all'arcangelo i cui angeli sono specializzati nel compito che volete loro assegnare, rafforzerete il vostro rapporto con questi ultimi.
L'OTTAVA REGOLA
Siate precisi
Gli angeli rispondono con precisione alle vostre chiamate, e di questo ne vanno fieri. Più dettagliata è la richiesta, più accurata è la risposta. Finché vivrete la vostra vita in armonia con la Fonte universale e dedicherete le vostre energie ad aiutare gli altri, le schiere degli angeli vi assisteranno fin nei più piccoli particolari della vostra esistenza.
Ne è un esempio ispiratore quella donna poverissima che, durante la Seconda Guerra Mondiale, presentò a Dio una lista della spesa in cui elencava tutti gli ingredienti necessari affinchè potesse preparare il pasto per la sua famiglia il fine settimana. Nel giro di alcune ore, alla sua porta si presentò uno sconosciuto con un cesto contenente tutto ciò che lei aveva chiesto: dal vitello alle patate, fino alla farina per fare la sfoglia del pasticcio di carne. Ed ecco come un'altra donna ha cooperato con gli angeli per procurarsi l'auto che desiderava. Danette cercava una Toyota 4Runner, ma sapeva di non potersela permettere. Perciò decise di affidarsi agli angeli.
Su di un foglio di carta, scrisse l'anno, la marca, il colore, il tipo di motore, il prezzo che era disposta a pagare, il chilometraggio e il tipo di cerchioni e di pneumatici che avrebbe voluto. Precisò anche che l'auto doveva essere solida, dotata di servosterzo e servofreno, di alzacristalli elettrico e chiusura automatizzata delle portiere, di climatizzatore e cruise control. Ritagliò quindi un'immagine di quel tipo di fuoristrada e se la mise nel portafogli. Ogni giorno recitava dai quindici ai quaranta minuti una serie di decreti e fiat agli angeli, mentre guardava il suo elenco e la foto.
Dopo settimane trascorse a spulciare gli annunci economici, Danette era un po' preoccupata, ma non si dava per vinta. «Sapevo che gli angeli se ne stavano occupando... Non sarei scesa a compromessi», racconta. Alla fine, decise di continuare la propria ricerca in un'altra città, distante parecchi chilometri da dove abitava. Gli amici che vivevano laggiù le avevano già detto che sarebbe stato impossibile trovare una Toyota di quel tipo, e per il prezzo da lei stabilito.
Ma quando lei aprì il giornale degli annunci, la vide subito: «Una Toyota 4Runner del 1990, al prezzo di tremila dollari: molto meno cara di tutte quelle che avevo visto!», disse. Il proprietario aveva fatto pubblicare l'annuncio proprio quel giorno, e l'auto possedeva tutti i requisiti specificati nel suo elenco, persino il cruise control. La sua banca le concesse il prestito e lei tornò a casa con la nuova Toyota, non stancandosi di ringraziare gli angeli per tutta la durata del viaggio.
Più le vostre richieste saranno dettagliate, più sarete soddisfatti dei risultati
LA NONA REGOLA
Visualizzate ciò che volete che accada
È possibile accrescere il potere delle preghiere, mantenendo una chiara immagine mentale di ciò che si vuole che accada. Inoltre, si può cercare di visualizzare una luce brillante tutt'intorno al problema o alla situazione che si desiderano risolvere. A volte, come nel caso di Danette, può anche essere d'aiuto concentrarsi su una foto. Ecco un altro esempio di come la visualizzazione può funzionare.
Un gruppo di studenti stava tornando a casa dopo aver partecipato a un seminario spirituale, quando il motore della loro auto cominciò a surriscaldarsi. Poiché nessuno di essi possedeva sufficiente denaro per far riparare il guasto, tutti insieme decisero di chiedere aiuto agli angeli. «Ogni volta che l'indicatore di temperatura dell'olio si spostava sul rosso, lanciavo accorate invocazioni agli angeli», racconta Kevin, il ragazzo che era alla guida. «Raccomandavo ai miei compagni di viaggio di continuare a visualizzare il motore, immaginandolo circondato dalla neve, da freschi ruscelli cristallini di montagna e dal ghiaccio. Così la temperatura scendeva e vedevamo l'ago spostarsi di nuovo su parametri normali».
Il gruppo tornò a casa sano e salvo, grazie agli angeli e a un'efficace tecnica di visualizzazione! Ovviamente, è sempre meglio abbinare l'aiuto degli angeli a un'assistenza tecnica, laddove sia possibile.
LA DECIMA REGOLA
Preparatevi all'imprevisto
La domanda sorge spontanea praticamente a chiunque abbia mai pensato agli angeli: perché queste creature rispondono solo a certe preghiere e non ad altre?
Perché una persona può andare avanti a pregare per dieci anni senza ottenere ciò che desidera, mentre un'altra l'ottiene immediatamente? Perché alcune case vengono distrutte da un incendio o da un'inondazione, mentre altre vengono lasciate intatte? Di certo gli angeli odono le preghiere di tutti.
Una delle ragioni è che la capacità degli angeli di rispondere alle nostre preghiere si basa sugli effetti cumulativi delle nostre precedenti azioni, buone o cattive che siano, compiute in questa vita e in quelle passate. Ciò è conosciuto anche con il nome di karma. Gli angeli non sono il genio della lampada di Aladino e nemmeno Babbo Natale, essi devono comportarsi secondo le regole del karma. A volte, nel ricevere le nostre preghiere e invocazioni, sono capaci di annullare le conseguenze del karma, ma spesso riescono solo ad attenuarle.
Gli angeli ascoltano tutte le vostre preghiere, ma per far sì che le richieste vengano esaudite, è necessario che rispettino tre con¬dizioni: (1) non devono interferire con i piani di Dio per la vostra anima (o con il vostro karma); (2) non devono danneggiare gli altri; (3) la scelta del momento deve essere appropriata.
Potreste andare avanti a pregare per anni per vincere alla lotteria, senza riuscirci. Ma potreste ottenere qualcosa che non vi aspettavate, come per esempio un lavoro meglio retribuito e in grado di offrirvi altri sbocchi professionali. Forse gli angeli non potevano esaudire la vostra richiesta di vincere alla lotteria perché la vostra anima doveva imparare che è importante guadagnarsi da vivere. Per cui, in realtà, hanno risposto nel modo più appropriato per voi.
Se seguite i vari passaggi indicati in questo libro e vi accorgete di non riuscire a ottenere una risposta, può forse significare che gli angeli stanno cercando di dirvi qualcosa. Potrebbe essere giunto il momento di rivedere le vostre preghiere e di tentare di nuovo. Continuate a pregare, e sappiate che gli angeli vi daranno la migliore risposta possibile, in base alle necessità della vostra anima.
(Leggete «Un'invocazione esaudita» a pagina 39).
Le preghiere portano sempre frutti. Basta che sappiate dove guardare.
Le 10 regole per ENTRARE IN CONTATTO CON GLI ANGELI di Elizabeth Clare Prophet - Armenia
Scritto sempre in maniera esaustiva!
RispondiEliminahttp://mjacksonlafintamorte.altervista.org/m-jackson-messaggi-subliminali-al-cinema-parte-2/
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