lunedì 7 marzo 2016

UNA GRANDE DONNA CONNY MENDEZ



Biografia di Conny Méndez


Nacque a Conde a Piñango, nel quartiere Parroquia de Catedral di Caracas, l’11 aprile 1898, figlia dell’illustre scrittore e poeta Don Eugenio Méndez y Mendoza e di Doña Lastenia Guzmán de Méndez y Mendoza.


Iniziò i suoi studi nel Colegio Católico Alemán e poi nel Colegio San José de Tarbes a Caracas. In seguito, completò la sua formazione nel Sacred Heart Convent School (Convento del Sacro Cuore) di New York, laureandosi al Manhattanville College di New York. Da qui il suo perfetto dominio della lingua inglese e la sua singolare formazione biculturale.


Proseguì i suoi studi artistici a New York frequentando corsi di arte plastica all’Art Students League e concluse la sua istruzione musicale alla New York School of Music.


Intraprese la sua carriera letteraria a Caracas come cronista e caricaturista della rivista Nos-Otras, diretta da Luisa Martínez; passò poi alla rivista Elite in qualità di redattrice, e collaborò in seguito con le riviste Momento, Páginas, Bohemia e per i qoutidiani El Nacional e La República.


Come produttrice, direttrice e attrice dedicò vari anni della sua vita alle attività teatrali producendo opere in favore della Croce Rossa Internazionale nel periodo in cui Doña Margarita de Guinand ricopriva l’incarico di direttrice dell’Istituzione. Recitò al Caracas Theater Club, l’allora Caracas Little Theater, interpretando il ruolo di Madame Bouccicault in Let us be gay. Con questa commedia cominciò a recitare in inglese. Interpretò Lady Railton-Bell in Mesas Separadas (Separate Tables nel suo titolo originale inglese) sul palcoscenico del Teatro Hispano del Theater Club.


All’età di cinque anni scrisse il suo primo brano per pianoforte intitolato Nocturno. Il suo primo componimento, di cui scrisse parole e musica, fu La Niña Luna, seguito da Soñé. La famosa soprano venezuelana Isabel Hermoso de Pérez Dupuy le presentò per la prima volta a New York nel 1935. La sua produzione musicale conta più di quaranta composizioni tra le quali spiccano, per popolarità, quelle folcloriche (molte delle quali figurano in un’importante discografia), e non mancano alcune opere di genere classico e romantico, incluso un Oratorio di ispirazione sacra.


Fu autrice di varie poesie nonché di tutti i testi delle sue opere musicali. Realizzò tour internazionali esibendosi in concerti di canto e chitarra a Caracas, New York, Río de Janeiro, Londra, Buenos Aires, Santiago, Asunción, Lima e Madrid; in quest’ultima città si esibì come ambasciatrice della cultura del Venezuela.


In occasione del Quadricentenario della fondazione di Caracas (1967) uscì il disco intitolato A Mi Caracas, registrato a partire da un’esibizione dal vivo realizzata da Fredy Reyna nel 1956, con canzoni interpretate dall’autrice, sempre accompagnata dalla sua chitarra.


Nel 1976 pubblicò la sua ultima composizione dedicata al paesino di Burbusay (Ande venezuelane) e intitolata Lunas de Burbusay. Incoraggiata da Raúl Renao, dell’etichetta discografica Promus, registrò nel 1977, all’età di 79 anni, una serie di album-tributo con le sue migliori composizioni.


Questi alcuni titoli delle sue composizioni: Tierruca, Yo soy venezolana, La negrita Marisol, Chucho y Ceferina, Venezuela habla cantando, Déjame, Hoy es tu día. Nel repertorio di musica infantile spiccano: La cucarachita Martina, Oración ratona, Tito, Navidad criolla.


La sua incessante ricerca di mezzi di espressione artistici la fece approdare, tra il 1923 e il 1950, alla caricatura e nel 1931 pubblicò Bisturí a Parigi. In seguito si dedicò alla pittura.


Fu cofondatrice dell’Asociación Venezolana de Autores y Compositores (AVAC) e presidente dell’Ateneo di Caracas nel periodo tra il 1956 e il 1957.


Nel 1968 espose nella galleria El Muro i suoi dipinti e le sue caricature, approfittando dell’occasione per presentare la sua produzione musicale e letteraria.


Si sposò tre volte: con l’ingegnere venezuelano Carlos Alberto Velutini (Caracas, 1919); con José Rincones Baldó, un petroliere nordamericano (Stati Uniti, 1930) e con lo spagnolo Francisco Fuentes, direttore, produttore e attore di teatro (Città del Messico, 1945). Ebbe due figli, Julieta Velutini Méndez e Donald Rincones Méndez, che le diedero sette nipoti e dodici pronipoti.


Amava anche prendersi cura della casa, dimostrando grande gusto e sensibilità nell’arredamento, si dedicava al cucito, amava i tessuti («frivolité» li definiva) ed era un’esperta nell’anticare i mobili («li patinava», come era solita dire).


Fu la prima donna dell’alta società di Caracas a fare il bagno in mare aperto nelle spiagge di La Guaira e non a Tacoa, com’era invece abitudine delle signore. Fu anche la prima a infrangere alcuni convenzionalismi dell’epoca, come fumare in pubblico e chiedere il divorzio in tribunale.


Venne decorata in tre occasioni dai vari governi di turno: Diploma y Botón de Oro Cuatricentenario nel 1967, Diploma y Medalla de Buen Ciudadano nel 1968, Orden Diego de Losada en 2ª Clase nel 1976.


Ricevette, inoltre, in riconoscimento al suo lavoro artistico, culturale e umanitario, numerosi omaggi e premi: Placa conmemorativa de Sábado Espectacular (1970); Diploma de Homenaje y Reconocimiento del Pueblo de Burbusay (1972); Placa de Reconocimiento por Dedicación a la Patria en pro de la Cultura, conferitale dalla Fundación N.S.A. Los Cumanesitos (1979) e diverse targhe per il suo lavoro nel campo della Metafisica Cristiana.


Nel 1946 fondò il movimento di Metafisica Cristiana in Venezuela. Da questo momento in poi si consacrò interamente all’insegnamento esoterico pubblicando i suoi libri e dando conferenze in Centro e in Sudamerica. Compì gli studi di metafisica nella Unity School of Christianity (Unity Village, Missouri, Stati Uniti). Acquisì nuove conoscenze metafisiche attraverso la I Am Activity (L’Attività dell’«Io Sono»).


Il suo primo libro di metafisica Piensa lo bueno y se te dará (febbraio 1961) e la sua prima rivista La voz del «Yo Soy» (1972), furono trascritti a macchina da lei stessa e, in seguito, portati dal tipografo dalle sue discepole che si occuparono della distribuzione.


Nel 1963 pubblicò Metafísica al Alcance de Todos (Metafisica alla portata di tutti), la cui edizione supera attualmente le 500 mila copie edite dalla casa editrice Bienes Lacónica, C.A. e Ediciones Giluz, in Venezuela, Spagna e Argentina.


Dedicò gran parte del suo tempo alla divulgazione della conoscenza metafisica, creando attorno a sé un gruppo di discepoli che è tuttora attivo e al quale trasmise i suoi insegnamenti.


Il decennio 1960-1970 può essere considerato il più produttivo per quanto riguarda l’ambito metafisico, infatti pubblicò: Metafísica al Alcance de Todos (trad. it. Metafisica alla portata di tutti), Te Regalo lo que se Te Antoje (trad. it. Ti regalo ciò che tu desideri), El Maravilloso Número 7 (trad. it. Il Meraviglioso Numero 7), ¿Quién es y Quién Fue el Conde de Saint Germain? (trad. it. Chi è e Chi è stato il Conte di Saint Germain?), El Librito Azul de Conny Méndez e Numerología. Durante questo perido della sua vita pubblicò anche varie traduzioni in spagnolo: El Libro de Oro de Saint Germain, Misterios develados (trad. it. Misteri Svelati), La Mágica presencia, Palabras de los Maestros Ascendidos e altri.


Dopo la sua morte fisica sono stati raccolti vari scritti con il titolo Un tesoro más para ti e sono state ristampate delle copie della sua rivista El Nuevo Pensamiento e La Voz del «Yo Soy». I suoi best sellers sono stati tradotti in inglese (e nella presente versione italiana) e recentemente sono stati pubblicati anche in formato Audio Libro disponibili in CD.


Conny Méndez lasciò il suo corpo fisico mentre si trovava a casa di suo figlio Donald, a Miami, in Florida, il 26 novembre 1979 colpita da un infarto. Come aveva espresso nelle sue ultime volontà, i suoi resti sono stati cremati e riposano nella cappella di famiglia presso il Cementerio General del Sur, a Caracas. Nelle sue ultime volontà espresse anche il desiderio che non ci fossero fiori per il suo funerale e che né i parenti né i partecipanti vestissero di nero.

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