"IL NATALE SEI TU"
di Neal Donald Walsch
(l'autore di conversazioni con Dio)
di Neal Donald Walsch
(l'autore di conversazioni con Dio)
***
La notte scorsa non riuscivo a dormire.
Sono rimasto sveglio dalle 2 alle 5,
perso in una delle mie Conversazioni con Dio.
"Dimmi del Natale", ho detto. "Di che cosa si tratta?"
E ho sentito, "Cosa vuoi dire, quando chiedi di che cosa si tratta?
Te l'ho già detto un milione di volte."
Così ho detto, "Dimmelo di nuovo. Penso che mi sia sfuggito."
E improvvisamente la mia testa si è riempita di una Carola Natalizia
una delle più felici e trionfanti melodie di Natale.
"Gioia al mondo", così iniziava la canzone. "il Signore è arrivato".
Ma non riuscivo a comprenderla. Continuavo a chiedermi,
cosa c'è di tanto gioioso nell'arrivo di qualcuno
che dovrà esserci signore?
Dio! Ho detto... non capisco proprio!
E Dio rispose. "Hai ragione. Non capisci."
Quindi Dio disse: "Ma per lo meno ti stai ponendo la questione.
E già questo è buona cosa. E' davvero difficile comprendere
qualcosa se sei convinto che non ci sia più nulla da chiedere al riguardo.
Non puoi avere una risposta se già pensi che hai già l'unica risposta
esistente."
"Bene, ma io non ho la risposta", ho ammesso.
"Allora, qual è la risposta?"
E Dio disse, "La risposta è che il Signore... che è arrivato...
non è un signore sopra di te, ma dentro di te."
Queste parole mi sono arrivate questa stamattina
alle 2:57, e le ho ascoltate nel mio cuore.
"Allora," ho azzardato, "il tempo del Natale non è solo
la celebrazione della nascita di un Bambino.
Noi intoneremo tutti un canto al Bambino questa notte,
e onoreremo il suo arrivo, perché ha portato la RIVELAZIONE
di una grande verità - e l'invito a VIVERLA davvero -
al mondo intero. E questo mi ha portato ondate di conforto e di gioia.
Ma questa è anche la celebrazione
della nascita del Cristo che è in ognuno di noi."
E Dio ha risposto dolcemente, "sì".
E allora mi sono chiesto che cosa avrebbero significato
tutte le canzoni, tutti i messaggi e tutti i sentimenti
riguardo al Natale alla luce di questa verità.
Se cioé il messaggio di questo tempo non è solo
di un essere benedetto, ma che tutti gli esseri sono benedetti.
Non riguarda qualcun ALTRO, ma riguarda NOI.
Riguarda ME.
Ma oh, accidenti, questo suona male.
Davvero sembra blasfemo.
Come potrebbe il Natale riguardare me?
Ecco un'altra di quelle idee maniacali sull'ego al centro di tutto!
E' sulla venuta del Signore! E' sul dono dei Magi!
Ma, il mio cuore insisteva, e se il regalo fossi io?
E se il Signore fosse venuto per essere IN me, non sopra di me?
Io so che posso trovare un posto per lui SOPRA di me,
ma posso trovargli un posto DENTRO di me?
E cosa comporterebbe questo per me?
Che cosa significherebbe per me essere
non solo una persona che è stata benedetta,
ma una persona benedetta?
E se pensassi anche a TE nello stesso modo?
Se vedessi anche TE come benedetto?
Mi comporterei in un modo diverso verso di te?
Mi piacerebbe pensare che sì, lo farei.
Mi piacerebbe pensare che sarei più gentile verso di te.
Più gentile nelle parole, più attento nelle azioni,
più compassionevole nei pensieri,
più onesto nei miei comportamenti,
più paziente e più generoso e...
e più conscio del miracolo che TU SEI.
E SE IO PENSASSI DI ESSERE UNA PERSONA BENEDETTA,
mi comporterei in modo diverso verso di me?
Penso di SI'. Penso che sarei più gentile con me.
Più gentile nelle parole, più attento nelle azioni.
Penso che sarei più compassionevole verso me stesso,
più paziente e più generoso e...
e più conscio del miracolo che IO SONO.
Ma è possibile che noi TUTTI siamo benedetti?
Ho chiesto questo nel pieno della notte,
e la risposta mi è giunta, semplice, formidabile: "Sì".
ECCO, ho sorriso... questo è il senso del Natale.
Che l'essenza di Cristo nasce in tutti noi.
Vive in tutti noi.
E' tutti noi.
Solo che non ce lo ricordiamo.
E così, il Natale è stato creato per ricordarcelo.
E così il Natale non è di una religione particolare,
ma di tutte le religioni.
Non è di una persona sola,
ma di tutte le persone.
Questa notte non ha nessuna importanza
che tu sia cristiano o musulmano,
indu o ebreo, battista o buddista.
O nulla di tutto ciò.
Quando tu fai nascere il signore dentro di te,
dai VITA a un miracolo, a una maestà, a una saggezza
e a un amore che può fluire da te a tutto il mondo,
e cambiare il mondo per sempre.
Non è questa la STORIA di NATALE?
E quando VIVIAMO questa storia come la NOSTRA storia,
non vedete che la nostra vita si rinnova,
e che ciò che è separato ritorna a essere uno?
Davvero.
Le nostre anime si ravvivano, i nostri cuori si riempiono.
E allora siamo NOI che portiamo... gioia al mondo.
Il dono del Natale siamo NOI,
pienamente espressi e pienamente realizzati.
Siamo NOI - disposti e pronti -
ad amare senza condizioni,
a dare senza restrizioni,
a condividere senza limiti,
a creare senza paura,
a celebrare noi stessi
senza vergogna o imbarazzo.
La notte scorsa non riuscivo a dormire.
Sono rimasto sveglio dalle 2 alle 5,
perso in una delle mie Conversazioni con Dio.
"Dimmi del Natale", ho detto. "Di che cosa si tratta?"
E ho sentito, "Cosa vuoi dire, quando chiedi di che cosa si tratta?
Te l'ho già detto un milione di volte."
Così ho detto, "Dimmelo di nuovo. Penso che mi sia sfuggito."
E improvvisamente la mia testa si è riempita di una Carola Natalizia
una delle più felici e trionfanti melodie di Natale.
"Gioia al mondo", così iniziava la canzone. "il Signore è arrivato".
Ma non riuscivo a comprenderla. Continuavo a chiedermi,
cosa c'è di tanto gioioso nell'arrivo di qualcuno
che dovrà esserci signore?
Dio! Ho detto... non capisco proprio!
E Dio rispose. "Hai ragione. Non capisci."
Quindi Dio disse: "Ma per lo meno ti stai ponendo la questione.
E già questo è buona cosa. E' davvero difficile comprendere
qualcosa se sei convinto che non ci sia più nulla da chiedere al riguardo.
Non puoi avere una risposta se già pensi che hai già l'unica risposta
esistente."
"Bene, ma io non ho la risposta", ho ammesso.
"Allora, qual è la risposta?"
E Dio disse, "La risposta è che il Signore... che è arrivato...
non è un signore sopra di te, ma dentro di te."
Queste parole mi sono arrivate questa stamattina
alle 2:57, e le ho ascoltate nel mio cuore.
"Allora," ho azzardato, "il tempo del Natale non è solo
la celebrazione della nascita di un Bambino.
Noi intoneremo tutti un canto al Bambino questa notte,
e onoreremo il suo arrivo, perché ha portato la RIVELAZIONE
di una grande verità - e l'invito a VIVERLA davvero -
al mondo intero. E questo mi ha portato ondate di conforto e di gioia.
Ma questa è anche la celebrazione
della nascita del Cristo che è in ognuno di noi."
E Dio ha risposto dolcemente, "sì".
E allora mi sono chiesto che cosa avrebbero significato
tutte le canzoni, tutti i messaggi e tutti i sentimenti
riguardo al Natale alla luce di questa verità.
Se cioé il messaggio di questo tempo non è solo
di un essere benedetto, ma che tutti gli esseri sono benedetti.
Non riguarda qualcun ALTRO, ma riguarda NOI.
Riguarda ME.
Ma oh, accidenti, questo suona male.
Davvero sembra blasfemo.
Come potrebbe il Natale riguardare me?
Ecco un'altra di quelle idee maniacali sull'ego al centro di tutto!
E' sulla venuta del Signore! E' sul dono dei Magi!
Ma, il mio cuore insisteva, e se il regalo fossi io?
E se il Signore fosse venuto per essere IN me, non sopra di me?
Io so che posso trovare un posto per lui SOPRA di me,
ma posso trovargli un posto DENTRO di me?
E cosa comporterebbe questo per me?
Che cosa significherebbe per me essere
non solo una persona che è stata benedetta,
ma una persona benedetta?
E se pensassi anche a TE nello stesso modo?
Se vedessi anche TE come benedetto?
Mi comporterei in un modo diverso verso di te?
Mi piacerebbe pensare che sì, lo farei.
Mi piacerebbe pensare che sarei più gentile verso di te.
Più gentile nelle parole, più attento nelle azioni,
più compassionevole nei pensieri,
più onesto nei miei comportamenti,
più paziente e più generoso e...
e più conscio del miracolo che TU SEI.
E SE IO PENSASSI DI ESSERE UNA PERSONA BENEDETTA,
mi comporterei in modo diverso verso di me?
Penso di SI'. Penso che sarei più gentile con me.
Più gentile nelle parole, più attento nelle azioni.
Penso che sarei più compassionevole verso me stesso,
più paziente e più generoso e...
e più conscio del miracolo che IO SONO.
Ma è possibile che noi TUTTI siamo benedetti?
Ho chiesto questo nel pieno della notte,
e la risposta mi è giunta, semplice, formidabile: "Sì".
ECCO, ho sorriso... questo è il senso del Natale.
Che l'essenza di Cristo nasce in tutti noi.
Vive in tutti noi.
E' tutti noi.
Solo che non ce lo ricordiamo.
E così, il Natale è stato creato per ricordarcelo.
E così il Natale non è di una religione particolare,
ma di tutte le religioni.
Non è di una persona sola,
ma di tutte le persone.
Questa notte non ha nessuna importanza
che tu sia cristiano o musulmano,
indu o ebreo, battista o buddista.
O nulla di tutto ciò.
Quando tu fai nascere il signore dentro di te,
dai VITA a un miracolo, a una maestà, a una saggezza
e a un amore che può fluire da te a tutto il mondo,
e cambiare il mondo per sempre.
Non è questa la STORIA di NATALE?
E quando VIVIAMO questa storia come la NOSTRA storia,
non vedete che la nostra vita si rinnova,
e che ciò che è separato ritorna a essere uno?
Davvero.
Le nostre anime si ravvivano, i nostri cuori si riempiono.
E allora siamo NOI che portiamo... gioia al mondo.
Il dono del Natale siamo NOI,
pienamente espressi e pienamente realizzati.
Siamo NOI - disposti e pronti -
ad amare senza condizioni,
a dare senza restrizioni,
a condividere senza limiti,
a creare senza paura,
a celebrare noi stessi
senza vergogna o imbarazzo.
Siamo NOI,
che scegliamo di perdonare senza esitazione,
di aiutare senza che ci venga chiesto,
di buttarci lì dove perfino gli angeli temono di andare.
In verità, di aprire la strada agli angeli.
Ah, aprire la strada agli angeli.
Ecco perché siamo qui.
Ecco perché siamo qui sulla Terra.
Per essere degli araldi!
Evviva! L'araldo, cantano gli angeli.
Gloria al bambino appena nato.
In questo momento possiamo far nascere la sovranità
dentro di noi... la sovranità che noi SIAMO negli occhi di Dio.
Sapete, un giorno qualcuno disse...
se TU ti vedessi come DIO ti vede,
sorrideresti molto.
Bene, questo tempo prepara una notte di sorrisi.
Perché ora, se ci proviamo davvero,
possiamo quasi vederci come Dio vede noi.
Possiamo sentirlo.
Questo sentimento si chiama amore.
Il tuo amore per la vita, e tutti coloro
che tu ami in questa vita.
E l'amore di Dio per te.
Ora, la magia del Natale è che ci dà il permesso
di accogliere questo sentimento, di prendere questo amore,
e di dividerlo con tutti coloro di cui tocchiamo le vite.
Con gli amici, e con gli estranei.
Con coloro che sono d'accordo con noi,
e con quelli che non lo sono.
Con coloro che sembrano e agiscono come noi,
e con quelli che non lo fanno.
In questo tempo siamo invitati a sentire questo amore,
e ad assegnargli un posto fisso nel nostro cuore.
Per essere una fonte di vita sulla terra,
e di buona volontà verso le donne e gli uomini, in ogni luogo.
Siamo invitati ad andare per la Terra non solo
come chi sia stato benedetto, ma come chi è benedetto.
Nel modo del Signore.
Perché è questo che siamo.
Siamo i signori del nostro regno interiore,
e perciò, anche di quello esteriore.
Una volta compreso questo, tutto cambia.
Cominciamo a vivere il mondo,
e a influenzare il mondo,
in un modo nuovo.
Questo è l'invito del Natale.
E se accettiamo questo invito, porteremo gioia al mondo.
E il paradiso, e la natura, canteranno.
che scegliamo di perdonare senza esitazione,
di aiutare senza che ci venga chiesto,
di buttarci lì dove perfino gli angeli temono di andare.
In verità, di aprire la strada agli angeli.
Ah, aprire la strada agli angeli.
Ecco perché siamo qui.
Ecco perché siamo qui sulla Terra.
Per essere degli araldi!
Evviva! L'araldo, cantano gli angeli.
Gloria al bambino appena nato.
In questo momento possiamo far nascere la sovranità
dentro di noi... la sovranità che noi SIAMO negli occhi di Dio.
Sapete, un giorno qualcuno disse...
se TU ti vedessi come DIO ti vede,
sorrideresti molto.
Bene, questo tempo prepara una notte di sorrisi.
Perché ora, se ci proviamo davvero,
possiamo quasi vederci come Dio vede noi.
Possiamo sentirlo.
Questo sentimento si chiama amore.
Il tuo amore per la vita, e tutti coloro
che tu ami in questa vita.
E l'amore di Dio per te.
Ora, la magia del Natale è che ci dà il permesso
di accogliere questo sentimento, di prendere questo amore,
e di dividerlo con tutti coloro di cui tocchiamo le vite.
Con gli amici, e con gli estranei.
Con coloro che sono d'accordo con noi,
e con quelli che non lo sono.
Con coloro che sembrano e agiscono come noi,
e con quelli che non lo fanno.
In questo tempo siamo invitati a sentire questo amore,
e ad assegnargli un posto fisso nel nostro cuore.
Per essere una fonte di vita sulla terra,
e di buona volontà verso le donne e gli uomini, in ogni luogo.
Siamo invitati ad andare per la Terra non solo
come chi sia stato benedetto, ma come chi è benedetto.
Nel modo del Signore.
Perché è questo che siamo.
Siamo i signori del nostro regno interiore,
e perciò, anche di quello esteriore.
Una volta compreso questo, tutto cambia.
Cominciamo a vivere il mondo,
e a influenzare il mondo,
in un modo nuovo.
Questo è l'invito del Natale.
E se accettiamo questo invito, porteremo gioia al mondo.
E il paradiso, e la natura, canteranno.
***
Stupendo !
RispondiElimina...per questo possiamo pensare che sia Natale ogni giorno 😚
RispondiElimina