Candelora 02/02/2020: il giorno palindromo del 2020
Di Katia Russo
Cos’è la festa della Candelora? Quest’anno concide con il giorno 02/02/2020, la data palindroma del 2020. Scopriamo la sua storia.
Il 2020 è stato atteso come l’anno che avrebbe chiuso un decennio, una decade, e che avrebbe dato inizio agli anni ’20 del XXI secolo. Oltre a questo chiaro significato epocale, molto sentito tra le persone, c’è da dire che il 2020 è anche un anno bisestile che al suo interno c’è una data palindroma, giorno chiamato Candelora. La Candelora di quest’anno coincide col giorno del 2 febbraio, per tanto la data in senso numerico sarebbe la seguente: 02/02/2020. Si tratta di una data palindroma in quanto la si può leggere anche al contrario ma il risultato è sempre lo stesso.Non solo una data, ma può essere palindroma anche una frase che se letta al contrario ha lo stesso significato, o anche un nome, come ad esempio Anna.
La Candelora e la data palindroma del 2020, storia e curiosità
La Chiesa cristiana e quella orientale, in passato, hanno deciso che il giorno 2 del mese di febbraio fosse la festa di Cristo, giorno in cui in passato si ricordava la Presentazione del Signore al Tempio.
Il nome di questa festa è Candelora e va ad indicare i tempi in cui in quel giorno stesso venivano benedette le candele distribuite ai fedeli.
Tali candele erano di necessaria importanza per i fedeli dato che avevano il compito di poterli difendere contro calamità e non solo.
Ma le candele distribuite rappresentavano anche Cristo, definito come la Luce.
Iniziamo a parlarvi dell’Irlanda e citiamo la festa di Imbolc la quale indicava il passaggio dall’inverno alla primavera.
Mentre, nell’antichità romana la dea Giunone, all’epoca conosciuta come la dea Februa, veniva festeggiata a febbraio con delle candele, così si andava ad indicare il ritorno del calore e salutare il freddo inverno.
Come sappiamo, con l’avvento del Cristianesimo, quasi tutti i riti pagani vennero eliminati e solo alcuni vennero tollerati e reinventati in chiave cristiana.
Tra questi riti c’è quella della dea Giunone che in seguito divenne la feste delle candele, appunto Candelora.
Così, le candele venivano benedetto per poi essere conservate nella casa dei fedeli.
Però, ancora persistevano i riti magici e quindi delle persone proprio nella data della Candelora effettuavano delle verifiche.
Tra queste verifiche c’era quella del valutare se una persona fosse stata colpita o meno dal malocchio.
Così immergevano giusto tre capelli della persona in questione in un contenitore pieno di acqua con delle gocce d’olio, per l’appunto tre.
Poi, se le gocce di olio rimanevano intere e collocate nel centro della bacinella, questo significava che l’interessato non fosse soggetto di malocchio.
In caso contrario, sì.
Questo va anche a spiegare alcune usanze antiche ancora presenti oggi soprattutto in Campania.
Quando una persona pensa di essere perseguitata dal malocchio ed
avverte un forte mal di testa, presagio del malocchio stesso, le donne vecchie erano solite fare questo ultimo procedimento.
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