La Magia dei Sussurri - formule antichie tra incanto e tradizione
I bisbigli o sussurri sono frasi in rima ispirate dagli elementi della natura, qualche volta accompagnate da gesti, che venivano pronunciate dalle Segnatrici o dalle Donne Sagge quale mezzo d’incanto. Nel passato non c’era molto materiale a disposizione per la magia: candele, pietre, sale e spezie, erano a disposizione dei nobili: il popolo si doveva accontentare degli elementi in relazione alla dura vita quotidiana, a ciò che offrivano i boschi e i corsi d’acqua: erbe, cenere, sassi e acqua di fonte… anche le parole e i gesti erano considerati come strumenti di potere e alcune frasi venivano pronunciate dalle segnatrici sottovoce; si trattava di sussurri appena accennati e un po' confusi. La segretezza che li avvolgeva dava vita a emozioni. Chi assisteva a un rito di guarigione o a un sussurro atto a scacciare un maleficio o per il ritorno di un amore, provava sensazioni intense: il senso di attesa, la speranza, la fiducia. Probabilmente erano questi sentimenti che davano il via alla soluzione del problema. Il tempo ha caricato di energia queste litanie, molto simili tra di loro, che sono diffuse e conosciute in quasi tutti i popoli, che si sono tramandate come una tradizione, di generazione in generazione. I sussurri o bisbigli non vanno usati per scopi malefici, non sono il tocco di bacchetta magica, ma se volete provare non si sa mai… l’universo ama la poesia e chi si affida a Lui con fiducia…
La notte del solstizio estivo si riempivano sette sacchettini di sabbia e per ognuno si mormorava :
Come il mare restituisce l’onda così ritorna la ricchezza
Come la conchiglia canta la melodia degli oceani così prende forma l’armonia
Quanto sale è nel mare
Quanta abbondanza e bene nelle mie tasche e nella mia casa.
Per gli impiccioni e i pettegoli:
Come il vento non puoi afferrare, così i miei segreti non puoi scoperchiare.
Contro il malocchio:
Occhio diritto
Occhio storto
Adocchiamento malefico, Io ti chiudo l’occhio
che il tuo sguardo si giri lontano
non mi tocchi la tua mano
il male che mi mandi si perde nel vento
se mi vuoi far danno io non lo consento.
In alcuni casi ci appellava alle virtù di erbe più o meno medicinali:
Della verbena si diceva che può avvicinare quando allontanare:
Marte e Venere un unico abbraccio
Alti nel cielo
La luce si fonde
Chiamo dei pianeti il potere
Perché l’amore sia saldo
E la coppia protetta
In molte tradizioni si usa la ruta per guarire dai mali ed eliminare il malocchio, è un’erba che va ben dosata perché può risultare tossica:
Forte Saturno, lento scandisce il tempo
Gira la ruota, passano le stagioni
Gira la ruota e così la luna:
luna che cala la ruta ferisce
ruta nell’acqua, erba che guarisce.
Cesarina Briante ©
Per l’uso delle erbe si raccomanda di valutare eventuali intolleranze personali e di rivolgersi, prima dell’uso, a un’ erborista o farmacista. Le frasi qui riportate fanno parte di antiche tradizioni familiari l’autrice si mette comunque a disposizione per ogni perfezionamento riguardo le fonti.
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