sabato 20 dicembre 2014

RITUALE CRISTIANO DEL SOLSTIZIO D'INVERNO

PICCOLO RITUALE DEL SOLSTIZIO D'INVERNO
(Si accenderà una candela di colore arancione, simbolo solare dove precedentemente si sarà inciso un cerchio con all'interno il Monogramma di Cristo (Chrismon) simbolo di "Cristo Sole". Si accenderà dell'incenso composto da camomilla, zenzero, pino e salvia, oppure incenso reale cioè liturgico. E si offrirà dell'olio, oppure delle arance che rappresentano il Sole) 

Antifona di inizio: 
Egli non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge e stagioni ricche di frutti, fornendovi il cibo e riempiendo di letizia i vostri cuori. (Atti 14,17)
Oppure:
Là pose una tenda per il sole che esce come sposo dalla stanza nuziale, esulta come prode che percorre la via. Egli sorge da un estremo del cielo e la sua corsa raggiunge l'altro estremo: nulla si sottrae al suo calore. (Salmo 18,6-7)
Salmo 103
Benedici il Signore, anima mia,
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto.
Tu stendi il cielo come una tenda,
costruisci sulle acque la tua dimora,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento;
fai dei venti i tuoi messaggeri,
delle fiamme guizzanti i tuoi ministri.
Hai fondato la terra sulle sue basi,
mai potrà vacillare.
L'oceano l'avvolgeva come un manto,
le acque coprivano le montagne.
Alla tua minaccia sono fuggite,
al fragore del tuo tuono hanno tremato.
Emergono i monti, scendono le valli
al luogo che hai loro assegnato.
Hai posto un limite alle acque: non lo passeranno,
non torneranno a coprire la terra.
Fai scaturire le sorgenti nelle valli
e scorrono tra i monti;
ne bevono tutte le bestie selvatiche
e gli ònagri estinguono la loro sete.
Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo,
cantano tra le fronde.
Dalle tue alte dimore irrighi i monti,
con il frutto delle tue opere sazi la terra.
Fai crescere il fieno per gli armenti
e l'erba al servizio dell'uomo,
perché tragga alimento dalla terra:
il vino che allieta il cuore dell'uomo;
l'olio che fa brillare il suo volto
e il pane che sostiene il suo vigore.
Si saziano gli alberi del Signore,
i cedri del Libano da lui piantati.
Là gli uccelli fanno il loro nido
e la cicogna sui cipressi ha la sua casa.
Per i camosci sono le alte montagne,
le rocce sono rifugio per gli iràci.
Per segnare le stagioni hai fatto la luna
e il sole che conosce il suo tramonto.
Stendi le tenebre e viene la notte
e vagano tutte le bestie della foresta;
ruggiscono i leoncelli in cerca di preda
e chiedono a Dio il loro cibo.
Sorge il sole, si ritirano
e si accovacciano nelle tane.
Allora l'uomo esce al suo lavoro,
per la sua fatica fino a sera.
Quanto sono grandi, Signore,
le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza,
la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e vasto:
lì guizzano senza numero
animali piccoli e grandi.
Lo solcano le navi,
il Leviatàn che hai plasmato
perché in esso si diverta.
Tutti da te aspettano
che tu dia loro il cibo in tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono,
tu apri la mano, si saziano di beni.
Se nascondi il tuo volto, vengono meno,
togli loro il respiro, muoiono
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.
La gloria del Signore sia per sempre;
gioisca il Signore delle sue opere.
Egli guarda la terra e la fa sussultare,
tocca i monti ed essi fumano.
Voglio cantare al Signore finché ho vita,
cantare al mio Dio finché esisto.
A lui sia gradito il mio canto;
la mia gioia è nel Signore.
Scompaiano i peccatori dalla terra
e più non esistano gli empi.
Benedici il Signore, anima mia.
Gloria…

Dal Vangelo secondo Marco 4,26-32
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra;  dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa.  Poiché la terra produce spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga.  Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché è venuta la mietitura». Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo?  Esso è come un granellino di senapa che, quando viene seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra;  ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua ombra».

Preghiera di offerta

Sii benedetto, Dio onnipotente,
creatore del cielo e della terra:
noi riconosciamo la tua gloria
negli immensi spazi stellari
e nel più piccolo germe di vita
che prorompe dal grembo della terra madre.   
Nelle vicende e nei ritmi della natura
tu continui l'opera della creazione.
La tua provvidenza senza limiti
si estende alle grandi ere cosmiche
e al breve volgere dei giorni, dei mesi e degli anni. 
Ai figli dell'uomo, fatti a tua immagine
e rigenerati in Cristo a vita nuova,
tu affidi le meraviglie dell'universo
e doni loro il tuo Spirito,
perché fedeli interpreti del tuo disegno di amore,  ne rivelino le potenzialità nascoste
e ne custodiscano la sapiente armonia
per il bene di tutti.
Stendi su di noi la tua mano, o Padre,
perché possiamo attuare un vero progresso
nella giustizia e nella fraternità,
senza mai presumere delle nostre forze.
Insegnaci a governare
nel rispetto dell'uomo e del creato
gli strumenti della scienza e della tecnica
e a condividere i frutti della terra e del lavoro 
con i piccoli e i poveri.
Veglia su questa casa,
perché non si ripetano per colpa nostra
le catastrofi della natura e della storia.
Accogli l’offerta votiva...
[dell'olio o delle arance]
segno e primizia della stagione…
[invernale].
Concedi a tutti i tuoi figli
di godere della tua continua protezione
e fa' che la società del nostro tempo
ci apra verso orizzonti di vera civiltà
in Cristo uomo nuovo.
A te il regno, la potenza e la gloria, 
nell’unità dello Spirito Santo
per Cristo nostro Signore,
oggi e nei secoli dei secoli.
Amen.

Intercessioni
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison!
Perché i semi affidati ai solchi della terra portino raccolti abbondanti, Signore Dio, e la tua parola seminata nei nostri cuori germogli, cresca e dia frutto.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison!
Perché la terra nel suo riposo e nella sua nudità ci ricordi e ci insegni la fine che ci attende e il nostro lavoro, collaborazione con te, o Creatore, sia sostenuto dal nostro riposo.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison!
Perché il freddo, il gelo e la neve siano per noi insegnamento e lezione e il nostro raccoglimento, unito al silenzio, sia occasione per pensare e contemplare.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison!
Padre nostro. 

Orazione
Signore, Dio dell’universo, oggi la nostra stella, il sole, termina il suo declino e ricomincia vittoriosa (Sol Invictus) a illuminare più lungamente i giorni mentre la terra e le creature riposano nell’attesa della vita nuova: fa che, illuminati dalla tua parola, impariamo a vivere un armonioso rapporto con la creazione e a servire e ad amare te in ogni cosa. Tu sei Dio e vivi e regni con il Figlio e lo Spirito santo ora e nei secoli dei secoli. Amen.

(dal libro: "Preghiera dei Giorni", Monastero di Bose - Edizioni Qiqajon
 

http://blog.libero.it/benedicaria/11798975.html?ssonc=189307632
 

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