Non molto tempo fa gli scienziati russi fecero una scoperta: il cervello di una persona che prega intensamente s’immerge in uno stato particolare che si osserva soltanto nei bambini di 2 mesi.
Questo stato di coscienza fu chiamato “veglia di preghiera”.
Praticamente contemporaneamente, i neurofisiologi americani provarono che la religione ha a che fare con la fisiologia: il cervello è fisiologicamente capace di “comunicare con Dio”.
Ecco alcuni fatti che riguardano la preghiera.
- Secondo i dati statistici, i malati terminali di cancro, non operabili, se credenti, vivono 5 anni di più rispetto agli altri malati.
- Gli psichiatri confermano che una preghiera allevia lo stato dei malati.
- Gli esperimenti dei biologi hanno mostrato che una preghiera recitata davanti al contenitore d’acqua infettata dallo stafilococco, fa diminuire la quantità dei germi di cento e più volte.
- Anche i tossicodipendenti eroinomani avvertono uno stato di crisi se si trovano nel campo sonoro di una preghiera.
- Inoltre, l’aura di chi prega assume un aspetto particolare che fa ritenere la preghiera anche un fenomeno energetico, oltre che religioso.
Così anche la scienza “classica” (fisica, chimica, biologia, astronomia) conferma delle realtà che ancora ieri considerava inesistenti.
CONDIVISO DALLA PAGINA FB https://www.facebook.com/advancedmindinstituteitalia/
Nessun commento:
Posta un commento