« È possibile sfuggire alla giustizia umana, ma è impossibile sfuggire alla giustizia divina. Perché?
Perché queste due forme di giustizia non sono della medesima natura. La giustizia divina può non toccare esteriormente gli esseri umani, ma li tocca interiormente.
Certi malfattori sono sempre riusciti a sfuggire alla giustizia umana, ma interiormente vanno verso la rovina: la salute, lo stato psichico, tutto in loro si deteriora. In apparenza certi elementi resistono ancora, ma a poco a poco si sgretolano perché è l'aspetto interiore a sostenere e ad alimentare l’edificio; e se l’aspetto interiore crolla, ben presto crollerà anche l’esterno.
Ecco come si manifesta la giustizia divina. E anche se non sono immediatamente visibili, le sue sanzioni sono istantanee: non appena l’uomo compie una trasgressione, in lui qualcosa si oscura, si disgrega. Anche se occorrono anni prima che quella disgregazione appaia esternamente, interiormente essa è già iniziata. »
Omraam Mikhaël Aïvanhov
EDIZIONI PROSVETA
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