« Qualcuno si lamenta: «Io cerco la luce, prego tutti i giorni, ma Dio non mi ascolta. Incontro solo difficoltà, sono infelice, malato, non trovo più un senso alla mia vita». Ma di chi è la colpa? Se si dibatte fra tante difficoltà, è perché le ha attirate.
Dirà: «Attirate?... Ma come?... Non è ciò che avevo chiesto, non sapevo...». E invece sì, poiché anche solo chiedendo, ha trascurato alcune leggi. «Ah sì? Non lo sapevo». Forse, ma che lo sapesse o meno, ha trasgredito alcune leggi e ora ne subisce le conseguenze. L’ignoranza non è mai una scusante.
Se non rispettate il codice della strada, arriverà un agente della polizia stradale a darvi una multa, ed è inutile dire: «Ma, signor agente, io non sapevo che…»; egli continuerà tranquillamente a scrivere la contravvenzione, non vorrà sentire se sapevate o non sapevate: per lui, dovevate sapere.
Sta quindi a voi armonizzare nel modo migliore la vostra condotta con le vostre aspirazioni spirituali. Non avrete più la scusa di non sapere; se sarete negligenti, sarete doppiamente colpevoli e soffrirete. »
Omraam Mikhaël Aïvanhov
EDIZIONI PROSVETA
Però quelli che mi fanno del male hanno dei benefici. Ci guadagnano. Se non ci fossero loro, io non soffrirei. Rubano e sporcano tutto. Io non ho fatto nulla di sbagliato. Il fatto è che le regole del mondo prevedono che i peggiori comportamenti siano premiati. Tutto qui. Le bestie hanno tutto a scapito di chi è per bene. Questa è la legge dell'universo
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