Cari fratelli, siamo in un periodo in cui la tristezza e l'ansia hanno preso il sopravvento sulla vita dell'essere umano.
Si è ricercato troppo sul pianeta fino a varcare dei confini che erano inviolabili, e che purtroppo hanno permesso alle cellule dell'uomo di non avere più l'autonomia primaria che gli era stata donata da Dio, ma di lavorare in maniera autonoma ognuna per conto proprio, fino a raggiungere l'isolamento totale di ogni singola cellula annullando così la collaborazione.
Tutto questo è avvenuto perché l'uomo, nella sua più primitiva voglia di egocentrismo, ha voluto ribaltare la Terra non facendola più sentire come la creazione di Dio idonea ad accogliere la vita dell'essere, ma rendendola semplicemente un luogo da cui voler scappare.
Fratelli non accusiamo Dio di colpe che non ha, dovremmo invece fermarci e riflettere sulle colpe dell'uomo che inquina e distrugge, che uccide in nome di una religione mal interpretata, che offende i suoi simili e tutto questo perché gli è stato fatto un dono: il libero arbitro, la decisione di poter vivere nel giusto o nell'errore.
Fratelli si è tanto parlato di cambiamenti, ma adesso non si può più aspettare, questo è il tempo di combattere tutto il male che l'uomo provoca al pianeta ed ai suoi simili. Come? Solo gli uomini di buona volontà POSSONO, attraverso i gesti, la fede e la preghiera, riportare il pianeta nella giusta direzione in modo da ritrovare il giusto equilibrio di convivenza tra l'uomo e la Terra.
Cari fratelli non si può più restare inermi ad osservare, il male va combattuto, non con le guerre come i potenti sanno fare, ma con il bene... il bene predicato e praticato senza paura e timidezza ma con accortezza, porterà alla salvezza del pianeta e dell'uomo stesso.
Vi saluto fratelli.
Noemi
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