Veri e falsi maestri. Come riconoscerli?
(di Michele Riefoli)
Nel mondo della super-specializzazione e del sapere parcellizzato, chi cerca
qualcosa di particolare che possa soddisfare la sua sete di sapere è
costretto quasi sempre a percorrere più strade per poter incontrare dei
frammenti di Conoscenza che risultano, spesso, sparsi qua e là, lungo i
sentieri tracciati dai Grandi Maestri di ieri e di oggi.
Ma come fare a riconoscere i veri dai falsi maestri? Come fare a capire di
chi ci si può fidare quando veniamo sommersi da un mare di proposte,
iniziative, scuole di pensiero? Come districarsi in questo grande labirinto
di strade, sentieri, percorsi ?
Facciamo solo alcune semplici riflessioni:
1. Ragionevolmente, nessuno può darci la garanzia che la strada che abbiamo
intenzione di intraprendere sia quella buona per noi. Solo se ascoltiamo il
nostro Istinto, il nostro cuore, potremo sapere se ci stiamo mettendo, o no,
in buone mani.
2. Quando una strada è buona gli insegnamenti sono comprensibili e
verificabili. Chi ci chiede di credere in questo e di dubitare di quello è
un falso maestro. Un vero Maestro ci chiederà di verificare i suoi
insegnamenti mettendoli in pratica. E' solo l' osservazione, la
constatazione semplice e pratica dei nostri progressi, della nostra
crescita, del nostro cambiamento che potrà stabilire se abbiamo ricevuto un
buon insegnamento da un buon Maestro.
3. La semplicità e la chiarezza degli insegnamenti sono una caratteristica
costante delle buone strade di conoscenza. Le cose complicate, o rese
complicate, sono di pessimo auspicio. Ciò non significa che non ci verrà
richiesto un certo impegno, ma generalmente un buon maestro saprà trovare il
giusto gradiente di difficoltà per ogni singolo allievo che voglia veramente
imparare da lui. Prendiamo tutto quello che possiamo capire e mettiamolo in
pratica: se andrà bene ce ne accorgeremo.
4. I veri Maestri praticano in prima persona quello che insegnano; lo
vivono. Non diamo fiducia a chi predica bene e pratica male.
5. Un vero Maestro ci lascia SEMPRE liberi di scegliere di restare, o di
andare. Egli non ha bisogno di noi, siamo noi che abbiamo bisogno di lui.
Egli ci vuole liberi, perché cresciuti, maturi, indipendenti. Ci vuole
vedere camminare con le nostre gambe.
6. Diffidiamo di coloro che ci vogliono legare, tenere, trattenere, con la
forza, o con altri mezzi. Costoro potrebbero anche non essere pericolosi;
ma, sicuramente, sono dei falsi maestri.
7. Alcuni sono convinti che le diverse Conoscenze dovrebbero essere sempre
elargite gratuitamente, specialmente se appartengono all'area della
spiritualità. Probabilmente il valore che queste persone danno a questi
insegnamenti è nullo. Ciò nondimeno, non è sempre vero che tutto ciò che
costa ha un valore.
8. Ogni maestro che sia degno di tale appellativo si comporta con i propri
allievi innanzitutto come un vero amico, nel senso che il suo amore è
disinteressato. Egli lavora per l'evoluzione, per il ripristino delle
funzioni originarie e meno alterate della coscienza su qualunque piano
(fisico-corporeo, energetico-mentale, energetico-spirituale).
9. D'altro canto ogni allievo degno di tale nome prova per il suo maestro,
nell'ordine, sentimenti di: RISPETTO, RICONOSCENZA, AMORE.
Allievi che criticano, hanno sentimenti di indifferenza o addirittura di
avversione, invidia o gelosia verso il proprio maestro, sono in una delle
seguenti condizioni:
- o sono troppo larve e non hanno nessuna intenzione di imparare e
migliorare
- o hanno preso una cantonata e quella non è la propria strada.
- o hanno incontrato dei falsi maestri e, invece di rimanere lì a criticare,
farebbero il loro e l'altrui bene ad andarsene.
10. Un vero maestro è sempre una persona Responsabile. Conduce uno stile di
vita consono e se commette un errore lo affronta responsabilmente sistemando
le cose al meglio.
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