Per potervi versare un nuovo contenuto, occorre prima svuotarlo. Lo stesso vale per l’essere umano: se egli non si svuota dei suoi difetti e delle sue cattive abitudini, come potranno le virtù e le qualità divine venire a stabilirsi in lui? È questo il senso della rinuncia: rinunciare significa svuotarsi, sbarazzarsi di certi elementi nocivi a se stessi e agli altri, per introdurre al loro posto altri elementi più puri e più luminosi.
Coloro che hanno compreso il senso della rinuncia, si sforzano di creare in se stessi quel vuoto indispensabile affinché le qualità divine vengano a introdursi in loro. Smettano di pensare che rinunciando a certi piaceri saranno infelici. No, al contrario, perché quei minuscoli piaceri saranno sostituiti da gioie molto più grandi e di migliore qualità. »
Omraam Mikhaël Aïvanhov
EDIZIONI PROSVETA
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