mercoledì 6 agosto 2014

LA MECCANICA DEL PENSIERO DI CONNY MENDEZ

LA MECCANICA DEL PENSIERO

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Voi siete la causa della vostra rovina o della vostra buona sorte. Gli strumenti sono nelle vostre mani; potete apprendere le abilità; potete spezzare le catene e fuggire, ma se strisciate in catene e legami, chi può salvarvi? Non biasimate il Fato, che ha scritto sulla vostra testa, per la vostra condizione. Il Fato è stato preparato da voi stessi (da: Sathya Sai Speaks, Vol. Il, p. 125).

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Tutto il giorno e tutta la notte continuiamo a pensare ad un’infinità di cose diverse. Davanti alla nostra mente passa costantemente una specie di pellicola cinematografica, anche se non ci rendiamo conto del film proiettato.

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Fra tante idee differenti noi ci fermiamo a considerarne, esaminarne o studiarne alcune più di altre. Perché? Perché esse ci hanno procurato un sentimento di timore o antipatia, di simpatia o compassione, gradevole o sgradevole, non importa di che tipo. Ciò che conta è il fatto che, a causa di un forte sentimento, una certa idea può rimanere molto impressa nella mente e quindi passare nel nostro Subconscio dove viene registrata. Pertanto, talvolta, riaffiora da sola e noi la riprendiamo per pensarci sopra o commentarla con qualcuno.


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Le credenze o convinzioni

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Una volta che un’idea si registra nel Subconscio, diventa capace di generare un effetto. Hai presente, come la tua gamba faccia un saltello automatico, quando il medico ne colpisce il ginocchio con il martelletto?, ti hanno toccato in un punto sensibile e hai reagito istintivamente. Nello stesso modo, ogni volta che nella tua vita accade qualcosa che si ricollega a un’idea presente nel tuo Subconscio, ti puoi ritrovare a rivivere automaticamente come hai agito nel momento in cui l’hai memorizzata.

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Se da piccolo, ricevevi più affetto quando eri ammalato, può succedere che, da adulto, ti ammali per ricevere più affetto. Da ogni malattia, infatti, vi è la possibilità di trarre un beneficio che gli psicologi chiamano “beneficio secondario”. I metafisici chiamano questa idea nel Subconscio credenza o convinzione, ossia, un’idea, un concetto a cui il nostro Subconscio crede fermamente.

Il Subconscio, non ha opinioni, non discerne il bene dal male, non decide nulla, non pensa da solo. Se noi, magari piccolissimi, abbiamo deciso che quando siamo ammalati riceviamo più attenzioni, egli non metterà di certo in discussone la nostra idea; discutere e valutare non fanno infatti parte delle sue funzioni. Ciò che lui sa fare, e lo fa molto bene, è solo reagire nel modo che la convinzione gli suggerisce. Esso è, in questo senso, un meccanismo automatico che non riposa né fallisce mai.

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Siccome non possiede il senso dell’humor, non può comprendere quando un ordine è stato dato per scherzo o in modo serio. Immagina, ad esempio, che il tuo naso sia un po’ grosso, e tu, per far ridere gli altri, adotti l’abitudine di chiamarlo “il mio naso a patata”. Il tuo Subconscio, essendo un obbediente servitore, privo del senso dell’humor, cercherà allora, e in tutti i modi, di mettere in atto l’idea fornita dalle tue parole (ho il naso a patata), e tu sentirai il tuo naso assomigliare sempre di più ad una patata.

Ricordi la prima volta che hai udito menzionare la parola catarro? Non lo ricordi vero? Eri molto piccolo. La parola venne pronunciata dagli adulti che ti stavano accanto. Ti insegnarono a temerla. A forza di ripeterla te la fecero comprendere, ti dissero di non bagnarti i piedi, di non metterti in una corrente d’aria, di non avvicinarti a chi aveva catarro perché ti avrebbe infettato, ecc..

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Tutto questo si registrò nel tuo Subconscio e formò una convinzione. Da allora in poi non hai avuto bisogno di ricordare le avvertenze che ti diedero, il danno era stato fatto. Da quel momento, ogni volta che ti sei trovato in una corrente d’aria, ogni volta che ti sei bagnato i piedi, ogni volta che ti sei avvicinato a chi aveva l’influenza, il tuo Subconscio ti ha regalato del catarro (era il suo modo migliore di servirti!).

Siccome ignoravi la spiegazione metafisica della vita, tutto ciò che ti è stato detto o hai sentito dire agli altri, ciò che hai letto nei periodici e negli annunci, ciò che hai udito alla radio e alla televisione, insomma moltissime informazioni, si sono trasformate in convinzioni e provocano, senza che tu te ne accorga, degli effetti che possono essere negativi per il tuo benessere. In questo modo si spiegano praticamente tutti i malesseri che affliggono la vita quotidiana. Non dimenticare che la stessa scienza medica dice che almeno il 80% delle malattie sono psicosomatiche, ovvero dipendono dalla mente.

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Nel tuo Subconscio, infatti, sono memorizzate una grande quantità di idee distruttive (credenze o convinzioni) che influenzano tutti i settori della tua vita: il tuo corpo, la tua anima e la tua mente. Ti assicuro che se tu non avessi accettato queste idee, ed esse non fossero penetrate nel tuo subconscio, non ci sarebbe né germe, né virus, né altro potere al mondo, in grado di attaccarti.

Maggiore è il numero di convinzioni che abbiamo registrato nel subconscio e più difficile diventa vivere nel modo che desideriamo. Nel momento i cui una convinzione diventa attiva, a causa di una persona, un fatto o una parola, possiamo trovarci a dire o fare cose di cui poi potremmo anche pentirci. Un direttore d’azienda in cui si risvegliasse il messaggio “se faccio la parte di un bimbo carino e indifeso mi fanno le coccole”, potrebbe infatti assumere degli atteggiamenti assai poco adatti alla sua posizione.

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Il fatto che noi non siamo affatto consapevoli delle nostre convinzioni è responsabile del modo automatico in cui talvolta ci troviamo a pensare, agire, ed anche di relazioni o attività che sono finite in modo fallimentare.

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Le convinzioni dimenticate formano uno schema invisibile che dà origine ad emozioni e azioni e, senza che tu te ne accorga, sono esse a creare e attrarre le circostanze che le confermano. Scrisse Richard Bach, nel libro Illusioni: “Pensa un limite… e sarà tuo”, e troviamo Giobbe, nella Bibbia, che afferma: “Perché ciò che temo mi accade, e ciò che mi spaventa mi raggiunge” (Giobbe 3:25).

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Le tue convinzioni, dirigendo la tua volontà in modo negativo o positivo, sono la calamita che attrae verso di te le circostanze avverse (miseria, malattie, ecc.) oppure quelle buone (salute, abbondanza, ecc.). Come abbiamo già detto, è il tuo atteggiamento negativo o positivo, riguardo ad ogni cosa, che determina la tua vita e ciò che ti circonda, siano essi oggetti o persone.

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Elaborazione a cura del dr. Mario Rizzi   Fonte www.viveremeglio.org



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