domenica 18 febbraio 2018
LA VIA DELL'OPERATORE DI LUCE........
Pamela canalizza Jeshua
Cari amici,
Io sono Jeshua. Saluto tutti voi oggi e sono strettamente collegato a voi dal mio cuore. Siamo profondamente legati, ed esiste un livello a cui siamo uno. La coscienza unica e indivisa, che ci unisce, può essere percepita come un’energia di libertà, creatività, gentilezza e gioia. Questa è la vostra vera origine e casa. Vi siete manifestati in forma materiale, ma siete tanto di più. Vi chiedo ora di sentire questa coscienza grandiosa e illimitata di cui fate parte. Sentite Dio dentro di voi e sentite quanto è semplice questa energia. Dio non sta all’apice di una qualche gerarchia, guardandovi dall’alto in basso. Dio è il flusso d’energia che scorre attraverso ogni cosa: attraverso voi, attraverso tutti gli essere viventi sulla Terra e persino attraverso quelle che sembrano essere cose inanimate nel vostro ambiente materiale. Dio è dappertutto.
Dio non è limitato dalle forme. Dio è coscienza pura, creativa, che si connette con le forme materiali nel tempo e nello spazio per sperimentare la vita in una miriade di modi. Ora sentite chi siete voiin questo grande flusso divino: una scintilla di luce dentro un oceano di consapevolezza viva, ma una scintilla indistruttibile, che offre un contributo unico all’insieme. Sentite la forza indistruttibile dentro di voi, c’è per sempre. Voi fate parte di Dio.
La vostra coscienza è divinamente creativa. Scegliete il vostro sentiero e le esperienze nella vita. Anche se spesso non vi sembra così, in quanto un essere umano, nel vostro intimo c’è una forza creativa che progetta certi eventi cruciali nella vostra vita e attira le esperienze che volete vivere per comprendere, crescere e espandervi. Essenzialmente, non siete mai vittime di questo mondo. Nel nucleo di ciò che siete, non siete mai davvero impotenti o devastati. Perché in quel nucleo c’è la scintilla di Dio che dice di “sì” alle esperienze che affrontate nella forma fisica, e che sa che siete in grado di impararne, così che la vostra coscienza diventa ancora più espansa e più compassionevole.
Abbracciate questo potere creativo interiore che ha attirato a voi la vita che state ora vivendo. Abbracciate la vostra vita con tutti gli alti e i bassi. Avete il potere di viverla bene. La realizzazione più grande che troverete è quando vi ricordate chi siete mentre siete nel corpo, presi dalle esigenze e sfide della vita sulla Terra. Ricordare chi siete permette alla scintilla di luce divina di connettersi pienamente col vostro sé umano. Arrendersi a questa scintilla interiore di luce creativa, illimitata, cambierà la vostra vita e cambierà anche le vite di altre persone.
Voi che state leggendo questo e che vi sentite attratti dall’energia Cristica, siete qualcuno che desidera far splendere la propria luce interiore nel mondo. Desiderate manifestarvi come un operatore di luce, cioè sentite il desiderio di diffondere la luce e di elevare la consapevolezza sulla Terra. La vostra passione è pura e reale; proviene dal nucleo di chi siete, dalla vostra anima. È la scintilla di Dio dentro di voi che vi conduce a questo desiderio, perché è naturale per Dio voler condividere gioia, luce e compassione. Ogni volta che vi sentite felici nell’esprimere chi siete realmente, state sentendo anche la felicità di Dio, giacché voi e Dio siete uno nel cuore!
Spesso vi domandate che cosa sia l’opera di luce in realtà. Che cosa significa diffondere luce o offrire guarigione agli altri? Questo è l’argomento che desidero affrontare oggi. Prima di tutto, dobbiamo osservare più da vicino il rapporto tra le persone quando uno sta aiutando l’altro. Vorrei sottolineare che sta accadendo qualcosa di strano nella distinzione tra sani e malati, o tra integri e indeboliti, così com’è usato nella vostra società. Quando andate da un dottore con un problema medico, siete una “persona malata, bisognosa di cure”. Si presume che i dottori sappiano qualcosa che voi non sapete. Loro sono gli esperti e voi avete facilmente la sensazione che la vostra salute stia nelle loro mani. Non è molto diverso quando soffrite di problemi mentali o emozionali. Se le persone vanno da un terapeuta, uno psicologo o un guaritore, tacitamente presumono che questi esperti abbiano una qualche conoscenza o abilità superiore che può aiutarle a risolvere i loro problemi. Proprio per il modo in cui è definito il rapporto tra paziente e dottore, o cliente e terapeuta, qualcosa accade alla percezione di sé di entrambe le parti coinvolte.
Formulando questo rapporto nei termini di uno che ha una conoscenza e un intuito superiore all’altro, si suggerisce che il cliente abbia bisogno del terapeuta/guaritore/dottore per ricevere qualcosa che a lui manca e che non è in grado di dare a se stesso. Si presume che il terapeuta sia integro e sano e offra luce e guarigione a colui che è malato e/o spezzato. Da questo punto di vista, il terapeuta o guaritore è avanti rispetto al paziente, ed è in possesso di qualcosa che consegna a colui che non ha questa conoscenza o capacità.
Da una prospettiva spirituale, questo punto di vista è falso e alterato. Vi fa partire col piede sbagliato sin dall’inizio. Tuttavia, esso è profondamente radicato nella vostra società, nel sistema sanitario, sia per la cura delle malattie fisiche sia di quelle mentali. Notate quanto è facile sentirvi più piccoli della persona da cui andate per consigli medici o spirituali. Voi siete colui che ha il problema; loro sono coloro che hanno la soluzione. È un’insidia comune per le persone, che aiutano gli altri quotidianamente, identificarsi così tanto col proprio ruolo di aiuto da non riuscire ad abbandonarlo. Si definiscono in base ad esso e questo li rende dipendenti dai loro clienti o pazienti, e viceversa. Il cliente può sentire di aver bisogno che il terapeuta lo curi o lo guarisca, ma il terapeuta ha bisogno del cliente per sostenere la propria immagine di colui che aiuta: la persona bene informata, più grande, che è disposta a condividere la propria realizzazione con coloro che hanno bisogno. È facile ora che nascano dei rapporti squilibrati, centrati sul potere e sulla dipendenza.
L’opera di luce è qualcosa di molto diverso. Per capire di che cosa si tratti in realtà nell’opera di luce o nella guarigione spirituale, dovete abbandonare l’immagine tradizionale del “terapeuta che aiuta un cliente” o del “dottore che cura un paziente”. Dovete abbandonare l’idea stessa che aiutare significhi dare qualcosa a qualcuno. L’idea stessa, che l’altra persona sia carente in qualcosa, è dannosa al suo processo di guarigione. La verità è che l’unico modo per aiutare qualcuno è renderlo consapevole del proprio potere e della propria capacità di guarire se stesso. È segno di un buon insegnante farsi piccolo anziché farsi grande. I veri insegnanti vi invitano a riprendervi il vostro potere interiore e non accettano l’idea che voi siate piccoli, bisognosi e dipendenti da qualchedun altro. I veri insegnanti non si presentano mai come autorità. È una cosa sciocca da farsi. Il vero dono di una guaritore è rendere l’altra persona consapevole della sua propria autorità interiore, del fatto che lui/lei è una scintilla di Dio e ha a disposizione tutta la conoscenza necessaria.
La vera guarigione è molto semplice. Non richiede metodi o conoscenze elaborati. Sto parlando qui della guarigione dell’anima. Naturalmente, può essere necessario che i problemi fisici siano curati da esperti medici che hanno conoscenze e abilità molto specifiche. La guarigione che influenza l’anima, tuttavia, è molto semplice. Se andiamo alla radice sia dei problemi mentali sia di quelli fisici nelle persone, in qualche modo c’imbatteremo nella credenza che essi sono impotenti, indegni, antipatici, soli e condannati.
La causa originale è che le persone si sentono staccate dal loro vero essere, la scintilla di luce divina che sono in realtà. Offrire guarigione alle persone significa aprire la loro memoria di Casa, rammentare loro della loro bellezza, forza e innocenza perfetta.
Come si fa? Prima di tutto, non esiste alcun metodo o medicina stabilito. Non è una procedura meccanica. Si tratta di una trasmissione d’energia che può accadere in una varietà di modi. Ritornerò a questo argomento. Secondo, nessuno guarisce, a meno che non decida di aprirsi alla guarigione. Non si può imporre la guarigione a nessuno. È una decisione sua. Infatti, la vera guarigione è una specie di miracolo: è la nascita di una nuova coscienza nell’anima. È una sua creazione e non può essere prevista in anticipo. Nella vita di ciascuno ci sono dei momenti in cui si affronta la scelta tra oscurità e luce. L’oscurità rappresenta il fatto di cedere all’autocritica, all’odio di sé, ai pensieri negativi e alla paura. La luce rappresenta l’apertura alla gentilezza, al perdono, alla gioia e all’abbondanza, che è davvero il segno distintivo della divinità. Sta a voi scegliere. Anche se il più bello degli angeli vi stesse invitando a lasciar andare il passato per entrare nel regno di Dio, ossia fondervi di nuovo con la scintilla di Luce che siete, sta a voi decidere. Se siete ancora immersi in immagini profondamente negative di voi stessi o degli altri, se siete prigionieri della paura e della rabbia, forse non noterete nemmeno l’angelo. In verità, l’angelo della guarigione è sempre vicino a voi. È il vostro sé superiore o reale, la vostra divinità, che cerca di ricordarvi chi siete. A volte, nella vostra vita, incontrate delle persone che recitano il ruolo dell’angelo guaritore per un po’. Magari non ne sono nemmeno consapevoli, ma vi rammentano di chi siete in realtà. Per il modo in cui vi ascoltano o vi parlano, una scintilla del vero voi entra all’improvviso nella vostra consapevolezza e vi sentite gioiosi e ispirati dopo essere stati con loro. Questo può ispirarvi a scegliere la luce, a prendere delle decisioni nella vostra vita che servono il vostro sé superiore, la vostra vera passione e il vostro amore per la vita. La presenza dell’angelo può servire da promemoria, e può essere la chiave per cambiare la vostra vita, ma anche allora, è una decisione vostra aver fiducia e fare il salto di fede. Soltanto voi potete fare accadere il miracolo!
Potreste avere incontrato angeli della guarigione nella vostra vita, e probabilmente siete stati un angelo della guarigione per gli altri in varie occasioni, anche se non lo sapevate. Quello che voglio sottolineare qui è, che è di questo che si tratta nell’opera di luce. Non si tratta di curare o aggiustare la gente, non si tratta di offrire soluzioni ai loro problemi. Non si tratta di insegnare loro certe abilità o conoscenze o regole etiche. Tutte queste azioni presumono che a loro manchi qualcosa, che siano piccoli e impotenti. La guarigione spirituale capovolge questo quadro. Quello che offrite ad un altro, se intendete offrire guarigione spirituale, è in realtà un cambiamento di percezione. Anziché concentrarvi sui loro problemi, le loro questioni e i loro sentimenti di impotenza, vi concentrate sulla loro essenza, la loro integrità, la loro bellezza radiosa. Se c’è una cosa che il guaritore spirituale può dare, è il dono della vera visione. Se siete capaci di guardare oltre il dolore, la rabbia e il comportamento autodistruttivo di una persona, e vedete l’angelo di luce nel loro volto, le offrite qualcosa di molto prezioso. Vedendo la sua vera essenza, la state convocando gentilmente, invitandola a farsi avanti. Percepire il vero potere e la luce interiore di qualcuno, anche se non si vede in superficie, è come chiamare qualcuno col suo vero nome. Nulla è così potente come essere chiamati col proprio vero nome.
Quello che facevo io, quando operavo le cosiddette guarigioni miracolose nella mia vita come Gesù, fu mettermi in contatto con l’essenza divina di una persona. Vedendo e sentendo la scintilla di divino in qualcuno, questa si risvegliava, e fu la sua essenza divina, e non io, che realizzava la guarigione. Fu il suo ricordo di sé che gli restituiva la salute mentale e persino fisica. Non sempre un incontro del genere si concludeva con la guarigione, perché dipendeva sempre dalla decisione della persona di aprirsi o meno alla guarigione. Il miracolo dipendeva da lui, ed è importante ricordare questo ogni volta che lavorate con le persone allo scopo di ottenere una guarigione spirituale.
Ogni guarigione spirituale viene dal di dentro. Voi non state guarendo nessuno in quanto operatori di luce. State creando uno spazio di apertura, uno spazio senza giudizio, che invita l’altro a guardarsi con compassione e apertura. Invece di cercare di risolvere dei problemi all’esterno, vi state connettendo con l’anima dell’altra persona e state mantenendo una visione di fiducia e chiarezza per lui. Questa è la via dell’operatore di luce. State cercando di riportare l’altro alla sua grandezza, invece di focalizzarvi sulla sua piccolezza. Lavorare con qualcuno al livello dell’anima significa che gli mostrate la sua responsabilità per la sua propria vita. Siccome lo fate con amore e senza giudicare, questa responsabilità non gli sembrerà un fardello. Assumersi la responsabilità sembrerà rinvigorente e liberatorio. Credendo realmente nei poteri creativi dell’altra persona, attraverso i vostri occhi e le vostre parole rispecchiate la sua propria forza. Concentrandovi su ciò che è integro e incontaminato in lui, lo rafforzate.
Potete farlo solo se ci credete davvero. Se a qualche livello dubitate della sua capacità di farlo, affermerete il suo senso di debolezza, invece di invocare la sua forza. Siete potentissimi come guaritori se avete una fiducia totale nella capacità dell’altro di risolvere i problemi e abbandonate ogni idea che lui sia dipendente da voi. Molti di voi sentono che restituire la responsabilità alle persone in questo modo significa abbandonarli o dire loro di risolvere i problemi da soli. Tuttavia, rilasciare ogni legame di dipendenza non significa che non ci siate più per loro. Siete ancora presenti, mantenendo la vostra fede nella loro vera forza e nel loro potere interiore, incoraggiandoli ad andare oltre le proprie limitazioni auto-imposte per essere tutto quello possono essere. Toccherà a loro scegliere cosa fare con lo spazio di guarigione che offrite loro.
So che molti di voi hanno difficoltà a guardare gli altri soffrire, specialmente se si tratta di persone care. Può sembrare impossibile smettere di “aiutarli”, lasciar andare e indirizzare la vostra energia altrove. Ma vi prego di prendervi un momento per considerare se, aggrappandovi, li state aiutando davvero. Se essi dipendono dalla vostra energia di gentilezza e sostegno per sentirsi bene, come faranno mai ad affrontare la propria mancanza di gentilezza e sostegno verso se stessi? Dal livello dell’anima, potreste stare rafforzando la loro debolezza, anziché svegliare il loro vero potere interiore. Questo influenza entrambi negativamente.
Essere un operatore di luce o un guaritore spirituale significa che state cercando di connettervi con qualcuno da anima ad anima. Al livello dell’anima, ogni essere è uguale e nessuno è davanti a un altro. Siete tutti scintille dell’essere divino che chiamate Dio. Potrà sembrare, a livello umano, che una persona sia meglio informata, più evoluta o più saggia di un’altra. Tuttavia, se osservate la cosa dalla prospettiva dell’anima, questo genere di giudizio diventa obsoleto. Tutte le anime stanno viaggiando attraverso l’universo infinito e sperimentano vari cicli di esperienza e crescita. Può darsi che stiate aiutando qualcuno che soffre di un grave squilibrio emotivo a causa delle circostanze molto difficili che ha affrontato nella vita. Può darsi che voi siate colui che offre assistenza in questo momento del tempo. Ma più tardi, una volta che il sofferente avrà ripreso le forze, potrebbe diventare lui il vostro insegnante, mostrandovi una profondità di saggezza e compassione che vi sorprenderà.
Per offrire guarigione spirituale o per essere un operatore di luce, è importante ricordarsi sempre che siete uguali all’altra persona al livello dell’anima. È essenziale che riconosciate la vostra umanità e il fatto che siete realmente sulla stessa barca con l’altro. Forse state mantenendo uno spazio di luce e di compassione per un altro, ma questo non fa di voi diversi da lui, nel senso di ‘essere più elevati’ o ‘superiori ’ a lui. Non identificatevi con l’essere un operatore di luce. Se vi sentite inclini ad aiutare le persone a scoprire il loro vero potere interiore, seguite la vostra passione e fate quello che vi piace fare, qualsiasi cosa sia. L’opera di luce può assumere ogni sorta di forme; certamente essa non è limitata all’offrire una terapia. Generalmente, se fate quello che vi piace davvero fare, vedrete che ispirerete altri a fare la stessa cosa. Essere uno con la scintilla di Dio nel vostro cuore vi guiderà naturalmente al giusto tipo di lavoro o relazione o luogo in cui vivere. Vivere dal cuore è davvero molto semplice. Si tratta di connettervi col desiderio del vostro cuore, la vostra vera gioia, e osare agire in base ad esso. Fare questo farà di voi un operatore di luce, e non necessariamente perché state “aiutando gli altri”. È perché state portando la melodia unica del vostro cuore nel mondo che ispirerete le altre persone a credere anch’essi in se stessi e a portare fuori il meglio che c’è in loro. La luce irradia all’esterno naturalmente. Non c’è bisogno che vi focalizziate sulla questione come diffondere la luce nel mondo. Non cercate di essere buoni e servizievoli. Cercate di vivere secondo la vostra natura unica e divina, e il mondo sarà un luogo migliore grazie a questo.
© Pamela Kribbe 2011
www.jeshua.net
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