Quando fate questa unità , elevate il vostro tasso vibratorio . Potete dunque collegarvi più facilmente. Un altro gesto che potete fare, che gli uomini di chiesa hanno già fatto e fanno ancora, è di aprire le vostre mani e di proiettare l'energia su coloro che sono davanti a voi. Se iniziate a giungere le mani, ricevete, siete nell'unità, avete molta più potenza per la proiezione di energia d'Amore e di Luce verso gli esseri che desiderate aiutare. Tutto non è negativo o brutto nelle vostre religioni! Molti simboli sono stati dimenticati. Questo fa parte dei simboli importanti.
Quando volete inviare energia, proiettatela dal palmo delle vostre mani. Potete proiettarla sui vostri amici, sugli animali, sulle piante, sempre avendo coscienza che non soltanto proiettate l'energia del Divino in voi (poiché avete fatto l'unità) ma anche che beneficiate di un aiuto molto importante per proiettare l'energia che si trova attorno a voi, questa energia meravigliosa che è l'Energia Divina. D'altronde, quando fate questo, sentite l'energia. Provate a fare questo piccolo esercizio: Unite le vostre mani per qualche momento, provate a concentrarvi sull'unità. C'è una parte di voi stessi che è la parte umana, e l'altra parte di voi che è la Parte Divina. Il ponte è creato tra queste due parti. Siete nell'armonia , nell'unità , siete nella connessione .
Provate a sentirla . … Se lo fate bene, avrete anche la sensazione di non potere separare le vostre mani. Provate a separarle, vedrete che c'è come una resistenza, qualche cosa che ritiene le vostre mani incollate l'una all'altra. Rimanete così qualche momento pensando alla vostra unità, pensando alle energie che accumulerete nelle vostre mani. … Adesso aprite le vostre mani, proiettate questa energia sul mondo, su tutti coloro che ne hanno bisogno, e rimanete così qualche attimo per sentire ciò che accadde nel cavo delle vostre mani. Questo non può accadere istantaneamente, ma l'energia che proiettate può farvi sentire un calore nel palmo delle vostre mani o dei formicolii. L' esercizio è adesso finito .»
DI MONIQUE MATHIEU
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