mercoledì 15 maggio 2019

LE SETTE PORTE DI INGRESSO NELL'ENERGIA E DELLA FORZA VITALE DEL CORPO SPIRITUALE.....

Anima, Mente e Corpo

Anche i chakra e l’aura fanno parte dell’individuo. Il campo energetico del corpo, le energie negative e i loro effetti, così come la trasmissione all'anima delle frequenze energetiche positive provenienti dall’esterno, sono temi importanti per la vita di tutti i giorni. In un’epoca in cui ciascuno di noi vive ormai il trasferimento energetico sulla propria pelle, è necessario non solo tenere pulito il nostro costume energetico, ma anche espanderlo. Questo volume si ripromette di spiegare il funzionamento di questo processo e di insegnare a rafforzare e a proteggere l’anima.
Il costume energetico, o aura, che è legato ai chakra, assorbe l’energia dall’esterno e la distribuisce nel corpo e nell’anima. L’aura protegge così l’anima dagli attacchi energetici. I chakra forniscono energia all’aura e anche al corpo fisico. Si possono immaginare sotto forma di vortici. Oltre al sistema dei sette chakra principali (della radice, sacrale, del plesso solare, del cuore, della gola, della fronte e della corona), esistono altri «sottochakra». Nel loro lavoro, tuttavia, quasi tutti i guaritori usano soltanto i sette chakra principali, che devono essere sempre attivi. Se sono bloccati, l’individuo si ammala.
I chakra sono le «porte d’ingresso» dell’energia e della forza vitale nel corpo spirituale. Gli procurano l’indispensabile energia cosmica, formando centri energetici responsabili dell’equilibrio di corpo, mente e anima. I chakra controllano gli organi e li riforniscono di energia. Se funzionano male, gli organi vitali e la psiche restano a corto di energia e possono ammalarsi. Di conseguenza, i chakra assicurano il funzionamento regolare del corpo. Benché non siano visibili, si può imparare a percepirli.
Dopo la seguente descrizione dettagliata dei sette chakra principali troverete due esercizi. Non meravigliatevi se i colori dei chakra diventano più intensi. Tutti questi centri energetici collaborano attivamente tra loro, scambiandosi le tinte. Questa, però, è una percezione soggettiva. Personalmente, dunque, ritengo che i colori dei chakra siano sopravvalutati.

Il primo chakra

o chakra della radice, è la sede del radicamento e della sicurezza. Collocato all’altezza del coccige, è rosso-arancione. L’energia del radicamento prende anche il nome di forza di Kundalini. I piedi, che fungono da ulteriore punto di assorbimento di questa forza, sono considerati un chakra secondario, di colore marrone. La forza di Kundalini si distribuisce nel corpo. In molte persone sonnecchia nella radice, in altre è molto attiva. Nella radice ha sede anche il pensiero terreno (karma).
Questo è forse uno dei chakra più importanti in assoluto. Come l’albero ha le radici, l’essere umano ha il chakra della radice, che lo puntella, lo nutre e lo radica. Grazie a questo centro energetico, l’individuo riceve l’energia dalla Madre terra e si lega a quest’ultima. Un chakra della radice sano e attivo indica una persona dinamica. Esperienze come il lutto o la perdita possono causare disturbi nella regione della radice. Questo chakra controlla soprattutto la muscolatura, le ossa e il tessuto connettivo, garantendo la potenza fisica. Se funziona bene, avete i piedi ben piantati nella vita e irradiate forza e vitalità. La vostra anima è tranquilla e sicura di sé. Se invece l’energia in questo chakra scarseggia, non lasciate un’impressione duratura alle altre persone, che vi ignorano o vi trascurano. In primavera, dopo un lungo inverno, questo centro energetico è non di rado indebolito, ma si può rimediare con erbe fresche e bagni di sole. L’agata, insieme al diaspro rosso e a un po’ di mais, favorisce il radicamento. Mettete le pietre e qualche chicco di mais in un sacchettino di cotone e portatelo sempre con voi.

Il secondo chakra

o chakra sacrale (o anche sessuale), funge da «cassaforte» dell’energia vitale per gli istinti e la memoria cellulare, trasmettendo anche le energie verso l’alto in direzione degli altri chakra. Qui nascono la sessualità e la creatività. Il chakra sacrale, di colore arancione-giallo, rappresenta il centro delle emozioni, collocato subito sotto l’ombelico. E collegato direttamente al chakra della gola e regola inoltre la qualità dell’amore e dell’amor proprio. Se è attivo, l’individuo può dare libero corso al desiderio fisico e sessuale. Se invece è bloccato, la forza e la potenza sessuale si indeboliscono. Il soggetto è svogliato e non mostra alcuna esigenza sessuale. L’anima ne risente. L’invidia esterna può provocare blocchi nel chakra sacrale e anche in quello della gola, che, dal punto di vista energetico, sono sempre connessi. I blocchi di questo tipo possono causare inibizioni. Un chakra sacrale danneggiato può addirittura influire negativamente sulla creatività. Vìvere la sessualità permette di scaricare rapidamente i ristagni di energia. Per rimuovere i blocchi si può ricorrere anche alla meditazione e agli esercizi di yoga. Sono utili anche le pietre preziose. Vi consiglio di bere acqua di diaspro e opale. Procuratevi 50 grammi di ciascuna pietra e metteteli in un bicchier d’acqua, che berrete dopo sei ore. Potete anche preparare un sacchettino del chakra sessuale: prendete una corniola e qualche chicco di riso e inseriteli in un sacchettino di cotone da portare sempre con voi.

Il terzo chakra

Nel terzo chakra, quello del plesso solare, sono memorizzati i compiti karmici. La forza di Kundalini scorre in questo centro energetico per attivare diverse emozioni. Il plesso solare presiede al karma, all’inconscio (bambino interiore) e alla sfera emotiva. E qui che vive il bambino interiore. Questo chakra è di colore giallo-verde. E importante che rimanga attivo. Può essere condizionato negativamente dai problemi familiari o relazionali. Un’altra causa dei blocchi è la repressione. Negli individui spirituali, i blocchi emotivi possono dipendere dallo stress o dal sovraffaticamento. Se questo chakra funziona bene, provate un’autentica gioia di vivere e vi sentite parte del mondo intero. Se invece questo centro è chiuso, le emozioni si bloccano e potreste cadere in depressione. La regione dell’ombelico svolge un ruolo fondamentale per il rapporto con gli altri. In ogni relazione tra due individui nascono legami tra i rispettivi chakra del plesso solare. Più forte è la connessione, e più solidi e numerosi sono questi vincoli energetici. Molto spesso questo chakra appare compromesso in autunno o in inverno, nel qual caso si parla di depressione invernale. L’anima soffre. Se incappate in un’esperienza di questo tipo, non restate soli con la vostra sofferenza, bensì sforzatevi di parlarne con qualcuno. Potete aprire questo chakra con le pietre preziose: procuratevi un’ambra, un occhio di tigre, una calcite e un pizzico di tè verde essiccato, e mettete tutto in un sacchettino di cotone da portare sempre con voi.

Il quarto chakra

quello del cuore, rappresenta il centro del corpo e presiede alla trasformazione dell’energia. Si colloca nel mezzo della gabbia toracica. Si può immaginare il cuore come una specie di fabbrica che assorbe o rilascia energia vitale. Le principali energie psichiche si concentrano in questo organo. Questo chakra è di colore verdazzurro. Se è chiuso, non riuscite ad amare e perdete denaro. Il chakra del cuore collega le energie del cosmo e della terra ed è un vero e proprio centro di miscelazione delle energie. Se è bloccato, l’individuo non riceve impulsi né informazioni dall’esterno. Un cuore aperto capta invece tutte le radiazioni necessarie. Questo chakra è la sede dell’affetto. Qui sono memorizzati tutti gli elementi buoni e cattivi. Non a caso ci domandiamo a vicenda: «Cosa ti sta a cuore?». Tutte le nostre esperienze vengono immagazzinate in questo punto. Grazie a questo chakra amiamo e viviamo. Oggi questo centro energetico svolge un ruolo sempre più rilevante. La sua energia ci mette in contatto con Madre natura e, quando è aperto, possiamo percepire l’essenza delle altre persone. Il primo sintomo di chiusura è una tristezza inspiegabile. Non si viene più presi sul serio dagli altri e si diventa insicuri. L’apertura di questo chakra è dunque particolarmente importante. Il metodo più semplice consiste nel dare e nel ricevere amore incondizionato. Perciò cercate di rendere felice almeno una persona al giorno. Non occorre fare doni costosi. Il regalo migliore è l’attenzione. Ringraziate gli altri per la loro presenza. Molto spesso la causa di una compromissione a breve termine di questo chakra è lo stress, che tuttavia si può combattere con un’avventurina, insieme a una giada o a una malachite e a qualche granello di senape. Metteteli in un sacchettino di cotone da portare sempre con voi. Fate anche una lista delle persone che vi circondano e ringraziatele per la loro disponibilità. E sufficiente scrivere i nomi e un ringraziamento per i bei momenti passati insieme. Quindi bruciate il foglio. Ogni tanto concedete un regalo anche a voi stessi. Vi aiuterà ad aprire il cuore.

Il quinto chakra

quello della gola (o della laringe) è il centro della comunicazione, situato all’altezza del collo. Il suo colore è l’azzurro e la sua sfera di competenza è la creatività. Artisti, scrittori, insegnanti e moderatori hanno quasi sempre un chakra della gola piuttosto pronunciato. Questo centro energetico collabora costantemente con il chakra sacrale. In entrambi questi punti sono memorizzate le esperienze che, legate alle incarnazioni, ci sono letteralmente «rimaste bloccate in gola». Nel chakra della gola è racchiusa anche la paura, derivante sia da questa vita sia dalle precedenti. Ogni individuo ha delle paure, ed è una cosa assolutamente umana. Eliminando i blocchi in questo chakra, è possibile superare le vecchie paure. Il suo malfunzionamento è spesso associato a un’affezione fisica della tiroide, che in ogni caso richiede un accertamento medico. Se il chakra è bloccato, perdiamo l’autostima oppure siamo troppo orgogliosi o abbiamo una paura folle. Ciò si traduce in complessi, scarsità di amicizie personali o addirittura solitudine, e può ferire l’anima. L’individuo evita il contatto con le persone e si chiude totalmente in se stesso. Una compromissione a breve termine del chakra della gola può comparire a più riprese, ma si può contrastare con un’amazzonite, un turchese e una manciata di grano saraceno. Metteteli in un sacchettino di cotone da portare sempre con voi. Anche gli esercizi orali (mantra) sono utili per rimuovere i blocchi di questo tipo. Ripetete il mantra «om, om, om...» per cinque minuti.

Il sesto chakra

quello della fronte, rappresenta il terzo occhio e si trova al centro della fronte, appena sopra le sopracciglia. Il suo colore è l’indaco-viola. E il centro della chiaroveggenza e permette di scoprire e di percepire ciò che è nascosto. Se è aperto, si dimostra molto utile nella vita di tutti i giorni, perché ci consente di sbirciare nel mondo spirituale. E collegato all’intelletto, che comprende la fantasia, le idee e le realtà. Ci permette di sentire le energie e di agire istintivamente. Se è bloccato, siamo confusi o pessimisti, il che conduce a una distorsione della realtà. L’anima ne risente. Il terzo occhio si può aprire, per esempio, con la meditazione. Anche il lapislazzuli, la sodalite o il larimar sono in grado di sbloccarlo. Procuratevi una di queste pietre e posatevela al centro della fronte per dieci minuti al giorno.

Il settimo chakra

quello della corona, è il centro della saggezza. Posizionato sul cranio, alla sommità del capo, corrisponde al colore viola-bianco e stabilisce un collegamento con l’universo e con le nostre origini. Può bloccarsi a causa di esperienze negative in questa vita o in quelle precedenti, chiudendo così il canale che si allunga verso l’alto. Eliminando i blocchi, si può ripristinare la connessione con il divino. Questo chakra, che è la sede delle emozioni e della mente, collega l’essere umano alla sua spiritualità. Se è chiuso, non viviamo la nostra spiritualità e dunque siamo troppo materialisti, il che può ferire l’anima. Quando questa regione è bloccata, non riusciamo a capire cosa intendano gli altri per «spirituale». Le frequenti compromissioni a breve termine di questo chakra si rimuovono con un’ametista, un cristallo di rocca o un eliodoro e qualche lenticchia. Mettete tutto in un sacchettino di cotone da portare sempre con voi.
Esistono inoltre l’ottavo e il nono chakra. L’ottavo serve alla coscienza individuale e il nono alla coscienza collettiva. Entrambi si trovano 15-25 centimetri sopra il centro esatto della testa e si compongono di luce. Da qui, una colonna luminosa scende nel mezzo del corpo, attraversando tutti i chakra e arrivando fin sotto i piedi.
I chakra ruotano verso destra quando assorbono energia e verso sinistra quando la emanano. Dunque entrambe le direzioni di rotazione sono normali. Ogni chakra ha ambiti di competenza psichici e fisici ben precisi. Se uno dovesse congestionarsi, si osserverebbero tipici disturbi e sintomi di natura fisica o psichica. La maggior parte delle persone vede o sente i chakra come cerchi di energia rotanti e luminosi, ma questi vortici hanno una struttura interna multidimensionale. Si nutrono a vicenda. Se uno di loro è compromesso, gli altri ne risentono per empatia. I chakra di un individuo sano sono parzialmente aperti. Verso le ore 20 si aprono completamente, per poi chiudersi a metà verso le cinque del mattino. Se però ciò non avviene e un chakra si chiude totalmente, occorre purificarlo e rifornirlo di nuova energia. Un esercizio utile? Strofinare le mani. Anche queste ultime sono considerate chakra e corrispondono al colore turchese; nell'epoca attuale, inoltre, sono molto attive grazie al crescente effetto dell’energia di Venere. Posate le mani sul chakra della radice, muovetele avanti e indietro in senso orario e poi passate al chakra successivo. Immaginate di riversare luce in ciascun centro. Il bagliore turchese scorre nei chakra, riempiendoli. Questo esercizio energetico rimuove i blocchi e apre i chakra.
Ecco i due esercizi cui accennavo sopra, grazie ai quali imparerete a sentire i chakra. Posate le mani su un chakra e visualizzate un colore a piacere. Per esempio, mettete le mani sul coccige e percepite il suo luminoso colore rosso o arancione. Passate in rassegna tutti i chakra. Invece dei colori potete immaginare anche fiori che sbocciano lentamente.
Per imparare a sentire i centri energetici potete procedere anche in questo modo: mettetevi in piedi, divaricando leggermente le gambe. Ora unite le mani, tenendole davanti al cuore. Avvicinatele e allontanatele dal corpo, senza mai toccarlo. Bastano due minuti per sentire il chakra del cuore. Concentratevi sulle emozioni e sulle sensazioni.

In questo libro troverete molti altri esercizi da fare tutti i giorni per adattare il vostro costume energetico alle nuove vibrazioni. Provateli. La vostra anima ne trarrà beneficio.

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