Alla tredicesima notte la Regina Epiphàneia raccolti i rami secchi del Vecchio anno, ne faceva una scopa. Mentre raccoglieva invecchiava, più rami intrecciava più vecchia diventava.
Vecchia e curva, alla fine del raccolto, spazzava via la cenere dell'anno passato e cavalcava la scopa di rami. Era la notte dell'In-canto, dodici doni erano già stati elargiti all'umanità dalle Fate del Nuovo Anno, il tredicesimo dono risuonava nel cuore palpitante di quella notte magica, mentre la Tredicesima Fata solcava i cieli del mondo, In-cantando ogni casa, ogni via, ogni capanna o grotta.
Il Corteo delle Maghe, allora prendeva forma ,ogni donna medicina, ogni levatrice, ogni sapiente giovane o vecchia, sentiva l'In-canto di Epiphàneia.
La Sapienza delle Antiche Fate scendeva sulla Terra, risvegliando doni assopiti,dimenticati,talenti segreti.
Epiphàneia, Rivelava ad ognuno la propria Magia.
Come una Lupa levava il suo richiamo oltre i fitti boschi innevati,raggiungendo le orecchie di ogni donna selvaggia.
Vecchia come il Mondo, alcuni, sussurrando, la chiamavano strega e streghe erano le anime antiche che si univano al suo Coro magico.
Tanti, avevano terrore dei suoi In-canti.
Così molte bambine venivano addormentate prima che il suo Canto si levasse nel mondo, perchè non sentissero e se avessero sentito dovevano non aprire gli occhi per assicurarsi di ricevere un dono al mattino.
Chi ascoltava, chi si alzava nel cuore della notte e lasciava il sonno per esplorare il suo richiamo avrebbe ricevuto solo cenere e carbone, diventava vecchia e cattiva, proprio come quella pericolosa strega che non doveva esser vista.
Così anno dopo anno, sempre meno donne si unirono al Corteo delle Maghe, ma Epiphàneia, non smise mai di In-cantare ed elargire talenti e doni magici.
C'era sempre, bambina o adulta che fosse, qualche donna che mentre tutti dormivano, apriva gli occhi e volava oltre i tetti delle case, oltre i divieti, oltre la paura e apriva orecchie e cuore ai doni della Tredicesima Fata.
Epiphàneia, anche stanotte In-canterà il mondo, e tu sei disposta a sentire? ti unirai al suo Canto? aprirai orecchie e cuore per ricevere in dono il tuo Talento Magico?
Che ogni vostro Talento vi sia Rivelato, che possiate unirvi al Corteo delle Maghe, le Luminose Donne dell'Epiphàneia.
Emanuela Pacifici
Vecchia e curva, alla fine del raccolto, spazzava via la cenere dell'anno passato e cavalcava la scopa di rami. Era la notte dell'In-canto, dodici doni erano già stati elargiti all'umanità dalle Fate del Nuovo Anno, il tredicesimo dono risuonava nel cuore palpitante di quella notte magica, mentre la Tredicesima Fata solcava i cieli del mondo, In-cantando ogni casa, ogni via, ogni capanna o grotta.
Il Corteo delle Maghe, allora prendeva forma ,ogni donna medicina, ogni levatrice, ogni sapiente giovane o vecchia, sentiva l'In-canto di Epiphàneia.
La Sapienza delle Antiche Fate scendeva sulla Terra, risvegliando doni assopiti,dimenticati,talenti segreti.
Epiphàneia, Rivelava ad ognuno la propria Magia.
Come una Lupa levava il suo richiamo oltre i fitti boschi innevati,raggiungendo le orecchie di ogni donna selvaggia.
Vecchia come il Mondo, alcuni, sussurrando, la chiamavano strega e streghe erano le anime antiche che si univano al suo Coro magico.
Tanti, avevano terrore dei suoi In-canti.
Così molte bambine venivano addormentate prima che il suo Canto si levasse nel mondo, perchè non sentissero e se avessero sentito dovevano non aprire gli occhi per assicurarsi di ricevere un dono al mattino.
Chi ascoltava, chi si alzava nel cuore della notte e lasciava il sonno per esplorare il suo richiamo avrebbe ricevuto solo cenere e carbone, diventava vecchia e cattiva, proprio come quella pericolosa strega che non doveva esser vista.
Così anno dopo anno, sempre meno donne si unirono al Corteo delle Maghe, ma Epiphàneia, non smise mai di In-cantare ed elargire talenti e doni magici.
C'era sempre, bambina o adulta che fosse, qualche donna che mentre tutti dormivano, apriva gli occhi e volava oltre i tetti delle case, oltre i divieti, oltre la paura e apriva orecchie e cuore ai doni della Tredicesima Fata.
Epiphàneia, anche stanotte In-canterà il mondo, e tu sei disposta a sentire? ti unirai al suo Canto? aprirai orecchie e cuore per ricevere in dono il tuo Talento Magico?
Che ogni vostro Talento vi sia Rivelato, che possiate unirvi al Corteo delle Maghe, le Luminose Donne dell'Epiphàneia.
Emanuela Pacifici
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