venerdì 31 luglio 2020

AGOSTO ...CURIOSITA' ...MAGIE E RITUALI DI CESARINA BRIANTE....



Agosto

Mese dedicato all'imperatore Augusto, dal latino Augustus mensis. Feriae Augusti, ovvero “riposo di Augusto” indica una festività istituita proprio dall’imperatore nel 18 a.C. Il periodo del riposo e dei festeggiamenti traeva origine dai Consualia, in cui si celebra la conclusione dei lavori agricoli, dedicate a Conso che, nella religione romana, era il dio del grano. L’inizio del mese è dedicato agli ultimi raccolti. Per i popoli celtici e le popolazioni antiche questo momento era sacro proprio in relazione alla fine dei molti lavori relativi alla vita rurale.

Il Primo Agosto è conosciuto anche come “Il giorno del pane”. L’agricoltura è stata colonna portante dell’economia e della cultura dell’uomo. Le società primordiali, i primi popoli, si sono sviluppati seguendo i ritmi della coltivazione dei cereali. Il grano e i cereali avevano caratteristiche molto diverse da quelle attuali: la presenza di glutine e la consistenza erano minori, dotati di un rivestimento duro, erano ricchi di sostanze nutritive facilmente assimilabili dall’organismo. Gli inizi di Agosto erano il momento ideale per onorare lo Spirito del grano. Un carattere sacro che non andò ad estinguersi neppure quando gli antichi culti del paganesimo parevano essere sostituiti da quelli del cristianesimo. Per San Pietro Crisologo (30 luglio) era usanza far benedire il pane in chiesa e le sagre paesane dedicate all’alimento sono sopravvissute al tempo rimanendo motivo di aggregazione per molte comunità.

Un tempo le morti per parto erano numerose e spesso la donna sacrificava sé stessa per dare alla luce nuova vita, un’immagine che ben si rapporta al grano che viene falciato per lasciare cadere nuovo seme e che offre parte di sé per nutrire uomini e bestie. E’ il ciclo eterno e immutabile della sopravvivenza che si veste di sacralità. L’ultimo covone del raccolto era tenuto in grande considerazione poiché si diceva racchiudesse lo Spirito del Grano.

Erba del mese:

Il papavero. La Dea Demetra trovò sollievo durante la ricerca di sua figlia Proserpina, bevendo un infuso di questa pianta. Il carattere sacro della pianta si riferisce anche alle offerte fatte a Morfeo, Divinità del sonno, per il suo potere narcotico.

Nel simbolismo eleusino, nei riti dedicati a Demetra, Signora del grano, il papavero rappresenta la reincarnazione, l’assopimento del tempo nell’intercorrere della fase dalla morte alla rinascita.

Il pane ai semi di papavero è da considerarsi il cibo ideale per questo periodo.

Alchimia: La cenere di palo santo e ciò che resta della sua combustione sono un potente portafortuna. Un incenso di alloro e menta purifica e annulla il potere di ogni parola malvagia dettata dagli invidiosi.


Pietra del mese: Olivina

Bellissima gemma dal colore verde oliva. Come nel caso di molte pietre preziose andrebbe portata alla mano sinistra e montata preferibilmente in oro perché possa attivare i suoi poteri. Protegge dai pericoli della notte e del buio, permette ai sentimenti di manifestarsi. Particolarmente adatta ai nativi della Vergine permette di recuperare gli equilibri e allontanare i pensieri confusi.

Il colore del Mese : Verde oliva, verde smeraldo e arancione sono i colori dominanti del mese, che simboleggiano la luce, il calore e la saggezza.

L’oracolo lunare ci porta a riflettere sul numero VIII dei tarocchi: la Giustizia. Nell’ottavo mese il grano è giunto a maturazione, si sacrifica per divenire alimento per uomini e bestie. La Giustizia tiene una spada con la mano destra, pronta a recidere ciò che ormai è pronto ad abbandonarci. L’esperienza acquisita sui nostri errori diventa saggezza. E’ il momento di ringraziare per il raccolto. Raccolto che è costato fatica e impegno e che ora si traduce in cibo per l’anima.

Piccola Magia : Bruciare alcune foglie dello stelo del grano (o cereali), alloro e unire la cenere ottenuta alla polvere di guscio d’uovo, darà vita a una mistura portatrice di abbondanza e benessere. L’offerta va fatta alla propria terra, giardino, orto o semplici vasi fioriti. E’ la polvere della Dea e dell’abbondanza.

Le ricette qui riportate hanno il solo scopo di far conoscere le tradizioni di un tempo, in caso di uso di erbe si consiglia sempre di rivolgersi ad un addetto del settore (medico, erborista o farmacista) in modo da poter valutare eventuali controindicazioni. Per gli incensi aerare sempre il locale in cui avviene la combustione che, come per le candele, va gestita da un adulto con tutte le osservanze per evitare danni o incendi. Non lasciare mai incustodite le fiamme o i corpi ardenti, usare materiali idonei e porre attenzione alla presenza di soggetti non emancipati.

Cesarina Briante ©

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