venerdì 29 maggio 2015

LASCIAMO ANDARE CON AMORE CHI CI HA LASCIATO Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov

LASCIAMO ANDARE CON AMORE CHI CI HA LASCIATO
Maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov
Nel momento in cui l’uomo muore, le porte della terra si chiudono dietro di lui; egli si trova impegnato in un’altra corrente e non ha il diritto di ritornare indietro. Ecco perché non è bene evocare i morti: perché si impedisce loro di evolvere. Bisogna pregare per loro, bisogna inviare loro luce affinché evolvano, affinché si liberino, ma non bisogna aggrapparsi a loro per trattenerli, e soprattutto non bisogna cercare di ricondurli verso la terra.
i morti che hanno vissuto sulla terra da grandi spiriti, non amano essere disturbati per soddisfare la curiosità dei vivi: essi si sentono talmente lontani dalle preoccupazioni terrene, così meschine e limitate! Certo, non li hanno dimenticati, accettano di aiutarli, ma in una forma diversa. Naturalmente la maggioranza degli esseri umani, quando abbandonano la terra, non vengono immediatamente liberati dagli attaccamenti terrestri: rimangono legati ai loro parenti, ai loro amici (oppure anche ai loro nemici !), a luoghi, a possedimenti e, se non sono hanno sufficientemente evoluti, se non hanno ancora nel loro cuore e nella loro anima il desiderio di scoprire altre dimensioni e andare verso Dio, girano attorno a quegli esseri, a quelle case e a quegli oggetti. Sono delle anime erranti che soffrono e che non possono ancora svincolarsi, a meno che degli spiriti luminosi non vengano ad aiutarli. Invece, coloro che già sulla terra sono vissuti nell’amore, nella luce e nelle virtù, abbandonano molto rapidamente il loro corpo e prendono il volo verso mondi sublimi, dove navigano nella felicità e nella gioia. Da là possono inviare correnti benefiche a tutti coloro che hanno lasciato in basso per aiutarli e proteggerli, ma non ritornano mai verso di loro, mai scendono come molti immaginano. Dal momento che sono morti, sono molto lontani dalla terra e non ritornano.

1 commento:

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    Naturalmente la maggioranza degli esseri umani, quando abbandonano la terra, non vengono immediatamente liberati dagli attaccamenti terrestri: rimangono legati ai loro parenti, ai loro amici (oppure anche ai loro nemici !), a luoghi, a possedimenti e, se non sono hanno sufficientemente evoluti, se non hanno ancora nel loro cuore e nella loro anima il desiderio di scoprire altre dimensioni e andare verso Dio, girano attorno a quegli esseri, a quelle case e a quegli oggetti. Sono delle anime erranti che soffrono e che non possono ancora svincolarsi, a meno che degli spiriti luminosi non vengano ad aiutarli. Invece, coloro che già sulla terra sono vissuti nell’amore, nella luce e nelle virtù, abbandonano molto rapidamente il loro corpo e prendono il volo verso mondi sublimi, dove navigano nella felicità e nella gioia.

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