mercoledì 31 luglio 2019

LA MAGIA D'AGOSTO E LO SPIRITO DEL GRANO...DI CESARINA BRIANTE.......



La magia d’ agosto e lo Spirito del grano

In molti paesi nord - europei, il periodo compreso tra la fine di luglio e la prima metà d’agosto era dedicato alla sacralità del pane e coincideva con la mietitura del frumento. L’agricoltura è stata la base della cultura dell’uomo. I primi villaggi, le società primordiali hanno preso forma seguendo i ritmi della coltivazione dei cereali. Nelle sue forme primitive il grano aveva una struttura organolettica diversa dall’attuale. Quasi privo di glutine e di consistenza minore ma rivestito di un involucro duro, era ricco di sostanze nutritive e di più facile digestione. Il momento in cui il raccolto veniva festeggiato era proprio agli inizi di agosto. Anche quando gli antichi culti del paganesimo sembravano essere stati sostituiti da quelli del cristianesimo questo particolare momento dell’anno mantenne il suo carattere sacro.


 Per San Pietro Crisologo (30 luglio) si usava infatti portare il pane in chiesa a benedire e le sagre paesane dedicate all’alimento sono ancora adesso punto di ritrovo per molte comunità. Le spighe di grano sono il simbolo della divinità che muore per donare la vita. Un tempo le morti per parto erano numerose e spesso la donna sacrificava sé stessa per dare alla luce nuova vita, un’immagine che ben si rapporta al grano che viene falciato per lasciare cadere nuovo seme e che offre parte di sé per nutrire uomini e bestie. E’ il ciclo eterno e immutabile della sopravvivenza che si veste di sacralità. L’ultimo covone del raccolto era tenuto in grande considerazione poiché si diceva racchiudesse lo Spirito del Grano.

Nel Medioevo la pagnotta veniva preparata dalle massaie e portata al forno, in alcuni casi l’impasto veniva lavorato direttamente dal fornaio che seguiva un vero e proprio cerimoniale nell’accensione del forno. L’uso di erbe, gesti e parole aveva un carattere personale e anche il pane veniva contrassegnato dalle massaie per non essere confuso con quello di altre famiglie. Ogni casata, nobile o meno aveva un simbolo, in alcuni casi il pane veniva segnato con una pietra bianca. Serviva per apportare benedizione. In questo periodo si confezionava una pagnotta a base di farine miste e scure e semi di papavero. Il suo significato magico si inserisce nell’antico culto di Demetra.

La Dea della Terra e Giove ebbero una figlia, Proserpina, che per la sua bellezza fu rapita da Plutone, il Signore degli Inferi, allo scopo di sposarla. Il matrimonio era visto di buon occhio da Giove ma Demetra era contraria: comprendeva che in seguito all’unione non avrebbe rivisto più la figlia che per stare accanto al consorte avrebbe abitato nel cuore profondo della Terra. Demetra era la Dea delle messi, del suolo e delle coltivazioni e gli inferi non la attraevano affatto. Sentendosi abbandonata a sé stessa, senza il sostegno di Giove, tralasciò il suo compito. I campi non davano più il loro frutto, il grano non cresceva più rigoglioso e dorato. A questo punto il Padre degli Dei fu costretto a intervenire e si arrivò a una mediazione: Proserpina per sei mesi, ogni anno, sarebbe vissuta col suo sposo (stagione fredda in cui Demetra attende la figlia) e sei mesi con la madre (stagione calda in cui Demetra svolge il compito di rendere abbondanti i raccolti). I fiori di papavero ricordano l’amore del Re degli Inferi che aspetta la sua sposa. I semi di questo fiore, a uso alimentare, sono ottenuti dal Rosolaccio, una varietà di papaveri 1.

Le dame di un tempo usavano fare il pane e contrassegnarlo con un simbolo o una croce ottenuti dall’incisione con una pietra bianca. In questo modo si imprimeva l’intento nell’impasto e il desiderio richiesto avrebbe visto il suo avverarsi nel momento del suo consumo a tavola.

I chicchi di grano dell’ultimo covone potevano essere gettati alle acque per propiziare le piogge, uniti alle sementi per dar loro la forza della rinascita, offerte alla Terra quale nutrimento. Rimane comunque fermo il concetto del ringraziare: tutto ciò che la natura ci dona è Sacro, legato al ciclo della morte e della rinascita, e questi giorni sono il momento per ringraziare l’universo e il pianeta per questi doni.

1 E’ comunque utile consultare l’erborista e il medico per l’uso di erbe e optare per semi ad uso alimentare nel caso di uso culinario.

Cesarina Briante ©

foto dell'autrice.........

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