giovedì 10 agosto 2017

KARMA E DHARMA Omraam Mikhaël Aïvanhov



"Nell’istante in cui agite, mettete inevitabilmente in moto certe forze le

quali produrranno inevitabilmente certi risultati. È questa idea di rapporto

tra causa ed effetto che è anzitutto contenuta nella parola “karma”. Solo

più tardi questa parola ha assunto il significato di pagamento per una

trasgressione commessa.




Si può quindi dire che il “karma” (nel secondo

significato del termine) si manifesta tutte le volte che un’azione non è

totalmente ispirata dalla saggezza e dall’amore divino – il che accade il più

delle volte. Ma l’essere umano fa dei tentativi, ed è bene che si eserciti.

Quei tentativi sono maldestri, imperfetti, ma non è grave: egli si deve

correggere, deve riparare i suoi errori, e sicuramente per far questo

fatica, soffre.







Direte: «Ma allora, visto che quando si agisce si commettono

necessariamente degli errori e si dovrà soffrire per ripararli, non sarebbe

meglio non fare nulla?» No, si deve agire. Ovviamente soffrirete, però

imparerete, evolverete… e un giorno non soffrirete più. Quando avrete

imparato ad agire correttamente, quando tutte le vostre azioni e le vostre

parole saranno ispirate dalla bontà, dalla purezza e saranno

disinteressate, non produrranno più “karma”, ma attireranno conseguenze

benefiche. E questo viene chiamato “dharma”. "

 Omraam Mikhaël Aïvanhov

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