sabato 10 giugno 2017

COME CONTATTARE L'ALLEATO CELESTE?



Divina presenza in me, possa la tua saggezza dirigere le mie azione, il tuo amore guidare i miei pensieri, la tua luce illuminare il mio cammino. Avvolgimi nella tua radiosa presenza ora e sempre. Amen.

Uomini e Angeli sono divisi ma uniti, vivono in mondi paralleli e complementari: questi esseri di luce, che crediamo tanto lontani, in realtà ci sono molto vicini.


Scrisse sant'Agostino, uno dei grandi Dottori della Chiesa, vissuto nel V secolo: "Di ogni cosa visibile in questo mondo si occupa un Angelo. Gli Angeli sono spirito, ma non è il fatto di essere spiriti a renderli Angeli. Divengono Angeli quando vengono mandati. Il nome Angelo, infatti, si riferisce alla loro funzione, non alla loro natura. Se chiedete il nome di questa natura, allora è spirito; se chiedete il loro ruolo, allora è quello di Angelo, che vuol dire messaggero".

Ogni individuo - credente o ateo, buono o cattivo che sia - ha accanto un'entità invisibile, di natura spirituale, dotata di eccezionale intelligenza e di straordinari poteri, perché porta in sé una parte dell'energia divina che anima la creazione e che viene messa a disposizione del suo protetto.

Gli Angeli possono entrare in contatto con gli uomini sotto svariate forme e diversi modi: generalmente lo fanno fornendo l'idea giusta per la soluzione di un problema, l'ispirazione per un'opera d'arte o la scelta di un comportamento. Assai raramente si presentano sotto le vesti di persone comuni o come figure di luce.

Cerchiamo ora di capire qual'è la natura e quali sono le caratteristiche del nostro rapporto con l'Angelo custode. Per cominciare, sembra proprio che la sua presenza e la sua assistenza non siano qualcosa in più, qualcosa di cui si possa, volendo, fare anche a meno.

Nella sua autobiografia Carl Gustav Jung afferma di aver rilevato, attraverso l'esame di migliaia di pazienti assistiti nella sua lunga carriera di psicologo, che oltre il novanta per cento della sofferenza psicologica è imputabile a carenze spirituali. Non è vero dunque che i beni materiali, la ricchezza e il successo riempiano la vita; per essere veramente e intimamente felice l'uomo ha bisogno di ben altro, ha bisogno del pane dello spirito. Lo afferma anche Gesù: "Cercate prima il regno e la giustizia di Dio e tutte le altre cose vi saranno date in sovrappiù" (Matteo 7:33).

Disse una volta Albert Einstein: "Ogni essere umano è parte di un insieme chiamato Universo. Egli sperimenta i suoi pensieri e i suoi sentimenti come qualche cosa di separato dal resto: una specie di illusione ottica della coscienza. Un'illusione che diventa una prigione. Pertanto, per vivere sereni, dobbiamo cercare di liberare noi stessi da questa prigione allargando il nostro circolo di comprensione e conoscenza, sino a includervi tutte le creature viventi e la natura intera nella sua bellezza".

La svolta culturale del nostro secolo, avviata da Einstein con la scoperta del principio di relatività, ha mostrato come ciascuno di noi non è affatto isolato dagli altri, ma è parte indispensabile dell'umanità, che si può considerare come il corpo vivente composto da "miliardi di cellule", ovvero quanti sono gli esseri umani.

Tornando all'Angelo custode, abbiamo visto che è un messaggero della divinità: suo compito principale è quello di creare un ponte con Dio e di indicare all'individuo, pur nel rispetto della sua libertà, la strada che conduce alla Divinità. Egli, passo, passo, segue l'uomo nella sua esistenza, lo guida, lo illumina e lo protegge nelle avversità.

Molti sostengono che la vera funzione dell'Angelo, più che protettiva nelle piccole e grandi difficoltà della vita, debba essere illuminante: l'Angelo cioè rappresenterebbe per l'uomo una guida spirituale, che lo indirizza in senso morale e lo aiuta nella sua evoluzione spirituale, in una lunga spirale di perfezionamento progressivo, secondo una creazione che continua incessantemente in tutto
l'Universo.

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