« Come l'animale, anche l'uomo mangia per sopravvivere.
Egli però non deve accontentarsi di mangiare come un animale, ovvero senza coscienza. Perché? Perché gli alimenti non sono una materia morta: sono vivi; ed essendo vivi, hanno una voce, ci parlano e ci comunicano i loro segreti.
Per ricevere quei segreti, noi dobbiamo imparare a mangiare in silenzio, concentrandoci su ogni alimento che portiamo alla bocca.
Il cibo è luce solare condensata, ma anche suoni condensati, poiché la luce non è separata dal suono.
A chi è attento e si è esercitato ad ascoltarla, la luce parla, canta, la luce è musica, è il Verbo divino.
Nel frastuono del mondo non si può udire niente, ed è un vero peccato! Per comprendere il linguaggio del cibo, occorre cominciare ristabilendo il silenzio, non solo intorno a sé, ma anche dentro di sé. »

Omraam Mikhaël Aïvanhov
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